Il 12 maggio l’Abi, la UILCA e le altre Organizzazioni Sindacali hanno siglato un accordo che rinnova il protocollo condiviso per l’erogazione dei servizi bancari e finanziari.
In pratica detto protocollo stabilisce a quali norme le banche dovranno attenersi per poter operare correttamente nell’ottica del contenimento del contagio da coronavirus a partire da lunedì 18 maggio.
Rispetto al precedente protocollo sono state rivisitate alcune misure, in linea con il miglioramento della situazione sanitaria, mantenendo comunque il rapporto “uno a uno” clienti/dipendenti al fine di evitare code in attesa ed assembramenti.
“Questo protocollo dovrà essere assimilato dalle singole Aziende, e quindi parlare oggi di un ‘liberi tutti’ – come si legge in alcuni post su Facebook – non è del tutto corretto.”
Lo dichiara Giuseppe Gargano, Segretario Generale Uilca Sicilia, che aggiunge:
“Lavoratori e cittadini siano attenti alle fake-news perché la superficialità di alcuni – forse non adeguatamente informati – rischia di creare confusione. Per quanto la situazione si stia avviando verso una ‘normalizzazione’, che speriamo continui ancora ad essere confortata dai dati sui contagi, molte banche hanno deciso di mantenere la regola dell’accesso in banca esclusivamente per appuntamento, mettendo al primo posto la salute dei lavoratori bancari e dei clienti come richiesto dal sindacato. Pertanto, in questo avvio della fase 2, è opportuno che i clienti verifichino le scelte della propria banca di riferimento”.
Alcuni Istituti bancari come Unicredit e Intesa San Paolo, infatti, continueranno a gestire l’accesso della clientela per appuntamento.
In questo protocollo, rimane prioritario il ricorso al lavoro in smart working, compatibilmente con le esigenze aziendali e con l’attività lavorativa svolta.