Dal prossimo 18 aprile, con quella di Palermo, inizieranno le assemblee unitarie dei dipendenti delle aziende di credito in Sicilia. Negli altri territori le assemblee si svolgeranno dal 6 al 17 maggio presso tutti i capoluoghi di provincia siciliani.
I delegati delle segreterie territoriali, regionali e nazionali, illustreranno la piattaforma e risponderanno ai quesiti dei bancari (nella foto Rosario Mingoia- Segretario Responsabile del Coordinamento Naizonale Uilca in Unicredit Spa – per la Uilca a Palermo). Le date degli incontri saranno comunicate a tutti i lavoratori dalle strutture di pertinenza.
Un’occasione importante per capire cosa le OO.SS. chiederanno all’ABI sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista normativo.
“Un contratto da conquistare per valorizzare il ruolo dei bancari per il rilancio del settore del credito, quali fattori centrali per lo sviluppo del Paese, la tutela del risparmio e della clientela, la crescita occupazionale e l’inclusività sociale”
Questo è l’ambizioso slogan di presentazione della piattaforma che si propone di dare il riconoscimento economico ai bancari che in questi anni hanno sostenuto sacrifici derivanti da fusioni e riorganizzazioni aziendali ed hanno fatto fronte, talvolta, anche al calo “reputazionale” delle aziende. Si chiederanno € 200,00 a regime; ma anche l’aumento del 10% delle voci indennitarie e modali, l’annullamento del gap per il salario di ingresso e l’aumento dei buoni pasto previsti dal CCNL. Inoltre, non secondi per importanza, dei miglioramenti della parte normativa quali, nell’ottica di incentivare le assunzioni delle banche nel meridione, il raddoppio del contributo del FOC (Fondo per l’occupazione giovanile – alimentato dei dipendenti e dalle aziende).
Inoltre regole più stringenti per le banche nel caso di cessioni di rami d’azienda per dare maggiori garanzie ai dipendenti coinvolti: sarà importante mantenere sotto l’ombrello del CCNL del Credito, ovvero nella stessa area contrattuale, queste lavorazioni.
Altro punto qualificante sarà quello riguardante i provvedimenti disciplinari. La richiesta inserita in piattaforma è di raddoppiare i tempi di risposta per impostare la memoria difensiva, da 5 a 10 giorni, ed avere oltre che accesso, anche copia dei documenti ai quali si riferisce il procedimento.
In caso di responsabilità civile verso terzi sarà opportuno, secondo le OO.SS., evitare ai lavoratori il rischio patrimoniale del quale dovrebbe farsi carico l’Azienda. Sempre nella parte normativa, è prevista l’individuazione di nuove figure professionali che l’evoluzione del sistema del credito e la sua riorganizzazione produce, prevedendo opportuni percorsi formativi.
E per quanto riguarda i nuovi competitors nella finanza e nel credito, opportuna la costituzione di una cabina di regia comune tra OO.SS e ABI per gestire le problematiche rinvenienti da queste nuove forme di concorrenza, cercando di prevenire eventuali tensioni occupazionali.
E’ un importante momento di partecipazione in cui i bancari sono chiamati a sentire gli approfondimenti sugli scenari politici ed economici di settore per poi poter esprimere il proprio gradimento sul lavoro svolto dalle tre commissioni istituite dalle OO.SS. nazionali.
Se l’esito delle consultazioni con i lavoratori in tutta Italia sarà positivo – le OO.SS. hanno l’obbligo di certificare il voto – da fine maggio 2019 potrà essere presentata la piattaforma di rivendicazioni all’ABI e, quindi, inizieranno le trattative, tutt’altro che in discesa.