Giovanna Candura, Vicepresidente del Consiglio di amministrazione della Società Aeroporti di Catania, già assessore regionale all’industria e Commissario della Camera di Commercio di Caltanissetta, ci racconta l’estate del più importante scalo del Mezzogiorno.
Quanti passeggeri sono transitati da Catania nel periodo delle ferie estive?
La stagione estiva che volge al termine ha registrato un costante incremento dei passeggeri rispetto all’anno passato. Sin dal mese di giugno – che nel 2019 è stato record, avendo per la prima volta superato il milione di passeggeri – il trend di crescita è stato costante, sia per quanto riguarda i voli nazionali che quelli internazionali, Ue ed extra Ue. In generale, stando ai numeri elaborati dall’Ufficio Dati SAC, per il periodo giugno-settembre la crescita dell’Aeroporto di Catania in termini di passeggeri è stata di circa il 3,82% con ben 4.338.957 utenti, tra arrivi e partenze.
Il mese di agosto si è chiuso con 1.122.154 passeggeri (erano stati 1.089.777 nel 2018).
Per il mese di settembre 2019 i passeggeri previsti saranno circa 1.055.000 (+1,5%). Il comparto nazionale dovrebbe crescere dello 0.40%, quello internazionale UE del 5%, mentre quello extra UE del 6,2%.
Quanti sono i lavoratori dello scalo? La Sac ha in previsione nuove assunzioni?
La SAC impiega direttamente 174 dipendenti, mentre la controllata SAC Service può contare su circa 414 dipendenti, tra impiegati ed operai. Nel complesso, in ambito aeroportuale è possibile stimare un numero di lavoratori non inferiore alle 2.000 unità. La SAC non ha in previsione, almeno per l’immediato futuro, di procedere con nuove assunzioni anche se, considerata la crescita costante del traffico, non si può escludere un fabbisogno di forza lavoro aggiuntiva nel medio termine.
L’aeroporto presenta un solo istituto di credito al suo interno, la Banca Agricola Popolare di Ragusa nel piano arrivi e una postazione bancomat al Terminal piano partenze, ritiene sufficiente la presenza di questi servizi? Sono previste nuove aperture?
Sembra opportuno differenziare i servizi bancari tradizionali rispetto alle moderne postazioni “intelligenti” bancomat. E in effetti, l’interesse verso lo sportello tradizionale è tramontato ed anche la BAPR ha deciso di non rinnovare il contratto per l’attività aeroportuale. Viceversa resta molto alta l’attenzione verso i dispositivi bancomat moderni, che consentono l’effettuazione di numerose tipologie di operazioni finanziarie. Al momento i bancomat in aerostazione sono tre, ben distribuiti tra arrivi e partenze, e non si esclude la possibilità di trovare ulteriori aree di interesse generale, da destinare alla medesima attività.
Quali progetti futuri per lo scalo etneo, volano del turismo siciliano?
L’Aeroporto di Catania è in continuo fermento, dovuto alla crescita costante negli anni che impone azioni e iniziative volte, da un lato, a migliorare i servizi all’utenza e, dall’altro, a creare le condizioni affinché questo trend positivo sia sufficientemente supportato dall’infrastruttura, cosa per la quale la SAC sta lavorando assiduamente. Negli ultimi mesi, ad esempio, è stato rimodulato il piano parcheggi, con l’apertura di due nuove aree per la sosta – breve e lunga – ed è stato inaugurato il nuovo multipiano che sarà completato in autunno, quando aprirà al pubblico anche il nuovo P6.
Sempre in autunno, poi, sarà migliorata la segnaletica e la viabilità esterna. Si sta inoltre ripensando alla vecchia aerostazione per realizzare il Terminal B.