Il 28 novembre scorso si è tenuto un incontro tra le Organizzazioni Sindacali di categoria e l’Abi nel corso del quale si è fatto un passo avanti sulla trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale del Credito.
L’Abi, dopo le prime “aperture” manifestate a voce nell’incontro precedente verso le richieste contenute nella piattaforma sindacale che, ricordiamo, è stata approvata da oltre il 90% dei bancari nelle assemblee di tutta Italia, ha presentato le prime risposte su alcuni argomenti.
Politiche commerciali, conciliazione tempi di vita e lavoro, part time, flessibilità per esigenze di cura, flessibilità individuali, genitorialità/affido/tutela minori, malattia, diritti civili e sociali per l’inclusività, diversa abilità, politiche di genere, lavoro agile, disconnessione, formazione salute e sicurezza.
Gli articoli di stampa usciti di recente che riportano uno scenario catastrofico di alcuni studi in cui si parla di esuberi e di chiusure indiscriminate di sportelli non aiutano lo sviluppo della trattativa. Il Segretario Generale della Uilca, Massimo Masi, ha chiesto all’Abi di prendere le distanze da queste pubblicazioni.
Sul documento dell’Abi Massimo Masi non si ritiene pienamente soddisfatto.
Le risposte presentate sembrano seguire l’alveo della piattaforma sindacale. “Mancano ancora elementi indispensabili, come la parte economica, tutele e art.18, area contrattuale e inquadramenti per entrare nel vivo della trattativa” dichiara il Segretario Generale Uilca.
“Da una prima lettura alcune delle richieste della piattaforma unitaria non sono state accolte, appare quindi evidente e indispensabile proseguire con i confronti.” – continua Masi.
Le Organizzazioni Sindacali formuleranno una risposta unitaria scritta durante il prossimo incontro in ristretta programmato per il 10 dicembre a Milano.