Dei 70 miliardi di euro stanziati dal Consiglio dei Ministri per il completamento delle cosiddette “grandi opere” neanche un euro arriverà in Sicilia. A denunciarlo il Segretario Generale della Uil Messina Ivan Tripodi:
“La mappa geografica relativa ai cospicui finanziamenti per le cosiddette “opere sospese” rappresenta un insulto nei confronti del Mezzogiorno e una vera e propria coltellata verso Messina e la Sicilia. Infatti, a Messina e in Sicilia è zero l’importo di euro stanziati ed è zero il numero delle opere da realizzare: una vergogna. Tutto ciò accade nel mentre dobbiamo assistere ai triti e ritriti proclami sullo sviluppo legato alla realizzazione di infrastrutture, ferrovie ad alta velocità, strade e di tutta una serie di opere fondamentali per consentire la banalissima mobilità”.
E’ di pochi giorni fa l’incontro tra il siciliano neo viceministro alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri e il presidente Musumeci. Cancelleri, in quell’occasione avevapreso impegni precisi con i siciliani, promettendo una particolare attenzione da parte del nuovo Esecutivo. In quell’occasione si espose rispetto alla chiusura dei cantieri sull’Agrigento-Caltanissetta, sulla superstrada ragusana, la chiusura dei cantieri sulla Messina-Catania-Siracusa-Gela, dell’autostrada Catania-Palermo e dell’ultimazione di varie strutture viarie sulle strade provinciali. Inoltre secondo Cancelleri, negli interventi da realizzare e nei servizi da erogare, priorità assoluta va data alla rete ferroviaria e all’alta velocità che ancora non raggiunge la Sicilia le cui reti sono ancora ad un unico binario. Mentre sul tema “ponte sullo stretto” il viceministro non ha aperto ad alcuna possibilità.
“Questa ennesima legnata nei confronti di Messina e dei suoi cittadini evidenzia l’assoluta inconsistenza di una classe politica che, nel migliore dei casi, dimostra di non avere alcun peso e nessuna considerazione. Si tratta di scelte che non assolvono nessuno e che coinvolgono pesantemente l’attuale e il precedente governo nazionale, per non parlare di quello regionale. Nei confronti di questi fatti e di queste scelte che lasciano poco spazio a qualsivoglia interpretazione, manifestiamo la nostra forte indignazione che è quella di un territorio abbandonato a se stesso e senza alcuna prospettiva di sviluppo che, nei fatti, provoca soltanto una fuga inarrestabile dei giovani e dei cervelli da questa terra. Non possiamo assistere inermi e silenti a questo stillicidio: il Sindacato ha il dovere di farsi rapidamente promotore, di un’iniziativa forte e straordinaria per dare un futuro ai nostri giovani e alle nostre popolazioni“ ha concluso Ivan Tripodi, Segretario generale UIL Messina.
I 70 miliardi sul piatto del Governo andranno ad opere stanziate al Centro-Nord e pochi interventi nel Mezzogiorno: Terzo valico Genova-Milano; Tav; Mose; Pedemontana lombarda; Gronda di Genova; ferrovia Brescia-Padova; Passante di mezzo di Bologna; Passante e nuova pista aeroporto di Firenze; Ponte Congressi Eur a Roma; nuova pista per l’aeroporto di Salerno; la S.S. Sassari-Alghero e come già ricordato la Sibari-Roseto sulla S.S. 106 in Calabria.