È entrata in vigore dalla mezzanotte di oggi la Zona Rossa “Intensificata” per la Sicilia.
In seguito all’ultimo dpcm del 14 gennaio che ha visto nuovamente il ritorno della colorazione e del conseguente diverso grado di rischio per alcune regioni, la Sicilia, insieme a Lombardia e provincia autonoma dell’Alto Adige è tornata ad essere zona rossa.
Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha aumentato le restrizioni già previste a livello nazionale.
Quindi cosa sarà possibile fare da oggi fino al 31 gennaio?
Entra in vigore il divieto di entrata e di uscita dal territorio regionale, divieto di accesso e allontanamento dal proprio comune, salvo che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute.
Divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e privato, all’interno del territorio comunale, ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria.
Diversamente da quanto previsto dal Dpcm, sono vietati anche gli spostamenti, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata nei limiti di due persone per fare visita ad amici e parenti.
Vengono mantenuti i controlli per i passeggeri in arrivo nell’Isola (registrazione obbligatoria sul sito www.siciliacoronavirus.it e tampone rapido presso gli aeroporti).
Continua la didattica a distanza per tutte le classi scolastiche e le Università, ad eccezione della scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado.
Restano sospese tutte le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Aperte lavanderie, barbieri e parrucchieri, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.
Ulteriori restrizioni riguarderanno il mondo dei bar e ristorazione, mentre per quest’ultima rimane invariata la possibilità di effettuare consegne a domicilio o servizio di asporto fino alle 22, per i bar non sarà più possibile effettuare asporto oltre le 18 se non per i cibi. Questo probabilmente dopo le numerose segnalazioni di assembramenti nei pressi degli esercizi commerciali durante l’ora dell’aperitivo.
Rimangono garantiti i servizi bancari, assicurativi, Caf e patronato.