Il 20 e 21 luglio 2021, a Palermo, presso l’Hotel Politeama, si sono svolti gli “Stati Generali delle BCC”, organizzati dalla Uilca Uil Sicilia.

Dalla intensa e partecipata due giorni si alza il grido di allarme per la chiusura degli sportelli che interessa tutte le provincie. Hanno partecipato tra gli altri Giuseppe Di Forti, presidente Banca Sicana, Gruppo Cassa Centrale Banca, ed il Dg della BCC Pachino, Gruppo Iccrea, Corrado Bongiovanni che si sono confrontati con le  parti sociali sulle numerose nuove problematiche che affliggono il credito cooperativo.

Il dettato dell’ art. 45 della Costituzione Italiana che “riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata” sembra oggi piuttosto disatteso nella forma e nella sostanza.

Il presidente della commissione bilancio della regione Siciliana, Riccardo Savona ha sottolineato che “Difendere gli sportelli è fondamentale perché le BCC sono la “mano lunga” sui territori e quindi conoscono effettivamente le esigenze della gente e dei territori. Mi pare che questa nuova normativa stia andando in direzione opposta cancellando tutto ciò che di buono è stato fatto negli ultimi cinquant’anni. Noi come Regione siciliana siamo in condizione di aiutare il mondo delle BCC  anche se siamo da supporto poiché la legge non ci dà più la competenza esclusiva in materia  come  una volta. A tal proposito sto portando avanti un provvedimento da 744 milioni di euro che credo entro la settimana sarà esitato e darà  liquidità ai nostri territori, anche attraverso l’Irfis, esplorando nuove convenzioni con le BCC per cercare di spronare le piccole e medie imprese  ad utilizzare le risorse disponibili”.

Paolo Crielesi, segretario responsabile del Coordinamento Uilca per il Gruppo ICRCREA, “Noi ci poniamo in termini di interlocutori privilegiati specialmente in un territorio importante come la Sicilia che ha bisogno di un supporto strategico anche da parte di aziende del perimetro locale. Abbiamo organizzato questa due giorni appunto per aprire un focus rispetto alle tensioni in essere convinti che le BCC possano dare ancora tanto a un territorio come questo purchè la loro identità non venga snaturata. Un territorio che ha bisogno di un credito diverso, noi appunto nel nostro slogan abbiamo immaginato “banche differenti” quindi vogliamo essere banche diverse e vogliamo essere un sindacato che faccia la differenza.”

Giuseppe Gargano segretario generale Uilca Sicilia ha rilanciato un grido di allarme della Uilca Sicilia: “Riprendiamo  e rilanciamo un argomento importante che è quello della desertificazione degli sportelli: abbiamo già perduto anno dopo anno centinaia di filiali in ambito Abi, adesso anche in ambito Bcc a causa di ristrutturazioni, fusioni e della rivisitazione del sistema rischiamo di perdere tante filiali, alcune le abbiamo già perse, e posti di lavoro. Noi ci batteremo per tutelare i lavoratori anche rispetto a paventate mobilità selvagge”

“Le banche di credito cooperativo – ha dichiarato Rosario Mingoia segretario responsabile Unicredit Banca – nascono storicamente per essere vicine al territorio. Oggi vengono snaturate nel ruolo perché nel momento in cui interviene la riforma Renzi si concretizzano mega aggregazioni alle quali queste Bcc non erano né pronte né abituate. Oggi ci ritroviamo  delle mega fusioni e certamente ciò comporta un allontanamento dal territorio, dalle imprese, dai cittadini e soprattutto una gestione ed un nuovo modello organizzativo  alla quale le piccole banche di credito non erano preparate”.

Di seguito alcuni interventi e la fotogallery






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