Chiusa la trattativa per il rinnovo del CCNL delle banche di credito cooperativo che, in Italia, sono divise in due gruppi: ICCREA e CCB.
I risultati più eclatanti sono la riduzione dell’orario di lavoro settimanale a 37 ore dall’1/7/25 e l’aumento medio mensile di €435. Per quest’ultimo ci sarà una prima erogazione dall’1/9/24 di € 300. Dall’1/1/25 si passerà a €365 e, infine, dall’1/1/26 ad €435 sempre per la figura media.
A luglio del 2024 saranno riconosciuti €1.200 come arretrati dalla scadenza del contratto.
Introdotta una indennità di ruolo di €80 per funzioni “cash less” per coloro i quali svolgono attività di supporto alla cassa senza potere usufruire della relativa indennità.
Ancora e per due anni, ci sarà la destinazione della contribuzione del Fondo di Sostegno al Reddito al Fondo Occupazione Credito Cooperativo, alla Cassa Mutua Nazionale e alla premorienza.
Maggiori dettagli su https://www.uilca.it/uilca-su-rinnovo-ccnl-bcc-riconosciuto-il-valore-delle-persone/
Positivi i commenti dei segretari nazionali Uilca Giuseppe Del Vecchio e Luca Faietti che hanno seguito la trattativa per conto della Uilca “Siamo molto soddisfatti dell’importante risultato raggiunto con il rinnovo del Ccnl del Credito Cooperativo. Il nuovo Contratto riconosce e valorizza l’impegno e la professionalità degli oltre 36.000 lavoratrici e lavoratori del settore. Le Bcc rappresentano in alcune realtà, il più delle volte, l’unico riferimento bancario sul territorio per imprese e famiglie e ricopre un ruolo di primo piano sotto il profilo economico e sociale. Questo rinnovo ne esprime il valore”.
Sentito Vaccarella segretario del coordinamento nazionale delle BCC per la Uilca.
“La parola d’ordine in questo accordo è ‘dignità’. Questo rinnovo contrattuale, più sofferto del previsto, equipara il CCNL delle BCC a quello dell’ABI poiché le lavoratrici ed i lavoratori di queste ultime non sono di serie B. La Uilca è stata protagonista. Accolta la sua proposta di concedere un’indennità a coloro i quali svolgono funzioni di supporto alla cassa come, per esempio, il carico dei bancomat”.