Ho il piacere e l’orgoglio di presentare il giornale on line Uilca Sicilia News, che ci consentirà di divulgare notizie e ragionamenti relativi alle situazioni che coinvolgono i settori che la Uilca rappresenta, Credito – Esattorie ed Assicurazioni, e le Lavoratrici ed i Lavoratori che quotidianamente con il loro impegno garantiscono le Aziende stesse e l’economia della nostra Sicilia.
La comunicazione, da sempre, è uno strumento essenziale per la crescita delle PERSONE, ed anche il nostro Uilca Sicilia News on line sarà a servizio delle Lavoratrici e dei Lavoratori.
“Schierati da una sola parte, dalla parte dei lavoratori”, “Con eq UIL ibrio nella direzione giusta”, “Al Centro Le Persone”, “- Io + Noi”, sono alcuni degli slogan che le strutture Uilca e Uil hanno utilizzato come manifesto della nostra Organizzazione, ed io credo che già consentano una visione chiara di come noi intendiamo il Sindacato.
Chi ci conosce sa come operiamo, e certamente avremo piacere di conoscere e coinvolgere chi ancora non è in UILCA ed in UIL, in un percorso che avrà sempre al centro i diritti ma anche i doveri, le tutele, le garanzie, e che vede tutti i Sindacalisti accomunati dalla grande passione per il lavoro e per la dignità dei lavoratori.
“Il giorno dopo” i Congressi, continua il nostro lavoro, e sono tanti i fronti aperti sia nel settore del Credito, per il quale immaginiamo da oggi al 2020 un nuovo risiko bancario insieme ad una riorganizzazione complessiva del sistema che inevitabilmente coinvolgerà le tutele delle Lavoratrici e dei Lavoratori; sia nel settore assicurativo, e soprattutto nell’ambito di Riscossione Sicilia, i cui 700 lavoratori non hanno ancora chiaro il loro destino soprattutto dopo le dimissioni del CDA recentemente insediatosi.
Abbiamo già avviato le relazioni con il nuovo Governo Regionale per la riorganizzazione di IRFIS IRCAC e CRIAS, le nostre finanziarie regionali.
Il Coordinamento Uilca BCC segue con grande attenzione le evoluzioni delle Banche di Credito Cooperativo.
Voglio raccontare in sintesi la partecipazione della Uilca Sicilia al Congresso Nazionale Uilca, in cui è stato riconfermato Segretario Generale Massimo Masi, che ci accompagnerà durante la difficile partita del rinnovo del C.C.N.L. dei bancari. Lo ringraziamo di cuore di continuare a mettere a disposizione dei Lavoratori e dell’Organizzazione la sua grande esperienza.
Il primo che voglio citare della Uilca Sicilia è Gino Sammarco, intervenuto al Congresso come sempre efficacemente descrivendo la trasformazione del sistema negli ultimi quattro anni, il quale mi ha passato il testimone come Segretario Generale della Uilca Sicilia, un grande sindacalista, un grande uomo sempre dentro il Sindacato e vicino ai lavoratori, che continuerà a lavorare per la Uilca come Responsabile della Commissione Nazionale Proselitismo, e per la UIL come Presidente del CAF regionale; ovviamente lavorerà anche a fianco della Uilca Sicilia, nella qualità di leader dell’Assemblea Quadri siciliana, perché Chi è Sindacalista è Sindacalista per sempre.
Subito dopo Gino, voglio citare i quattro giovani della Uilca Sicilia che sono intervenuti davanti ad una platea oggettivamente “difficile”; perché la UILCA punta sui giovani, che sono il futuro delle Aziende e del Sindacato, ma non disperde e non mortifica i “diversamente giovani”, che grazie alla loro esperienza hanno tanto da insegnare.
Sarebbe meraviglioso se anche le Aziende operassero in tal senso.
Devo precisare che al Congresso, come invitati – ospiti o protagonisti di momenti di confronto, erano presenti i Top Manager e gli AD di molte aziende (Gruppo Ubi – Gruppo Unipol – Gruppo Banco Bpm – Gruppo Bper – Gruppo Intesa SanPaolo – Gruppo Unicredit – il Presidente ed il Presidente del Casl di Abi … e mi perdonino coloro che non cito per esigenze di spazio).
Non era quindi semplice intervenire, e modulare gli interventi dicendo quel che pensiamo in modo forte ma senza rischiare di offendere gli illustri ospiti.
Al Congresso io stesso ho dovuto rappresentare, nel ruolo, la situazione siciliana, dalle Bcc a Riscossione Sicilia, oltre allo stato delle banche che negli ultimi 6 anni hanno chiuso 291 sportelli se guardiamo soltanto al mondo Abi; mentre considerando anche le Bcc superiamo e di tanto i 300.
Senza pretesa di esaustività, dobbiamo registrare la chiusura della D.G. di Banca Nuova ormai acquisita da Intesa SanPaolo, la prossima chiusura della D.G. del Credito Siciliano del quale è prevista a brevissimo l’incorporazione nel Gruppo Creval, il processo di accorpamenti di sportelli in Unicredit, le chiusure in Banco Bpm (23 sportelli chiuderanno entro il 2018, e si aggiungono ai circa 40 già chiusi negli ultimi 5 anni).
Questa la situazione in Sicilia, con un allontanamento ulteriore dei centri decisionali dedicati all’erogazione del credito dalla nostra regione.
Tale devastazione del nostro settore si coniuga malissimo con il deserto dell’economia siciliana, cui certamente ha contribuito da protagonista la politica regionale del passato.
A seguito delle elezioni siciliane, attendiamo dal nuovo Governo regionale interventi veri e significativi a favore dell’economia regionale e del credito, perché nell’ambito della questione meridionale si affronti la “questione Sicilia”.
Voglio citare un altro passaggio del mio intervento al Congresso Nazionale, relativo alle Pressioni Commerciali.
Le Pressioni Commerciali sono un “virus mutante”, manifestatosi inizialmente attraverso mail, classifiche e comportamenti vessatori, ed oggi trasformatosi in un virus quasi silente, in quanto agito spesso nella relazione one to one tra capi affetti da delirio d’onnipotenza e lavoratori.
La cosa più grave è che i lavoratori sembrano assuefatti a tale patologia, e sempre meno contestano le pressioni, mentre comunque il virus li devasta fisicamente e psicologicamente.
E’ inaccettabile che qualcuno si permetta di dire ai lavoratori che “vuole vedere scorrere il sangue” nel senso dell’assoluta esigenza di raggiungere risultati; è inaccettabile sentire che i lavoratori “devono lavorare di più”; è inaccettabile che qualcuno chatti “154 filiali a zerooooooo bastaaaaaa”; è inaccettabile che qualcun altro utilizzi frasi come “un popolo deve ancora timbrare ….. l’esercito del Gap”.
Si vergognino, questi soggetti, che non sono degni di confrontarsi con i lavoratori e non ne rispettano la dignità, mettendo anche a rischio la solidità delle aziende.
I banchieri hanno perso di vista due asset:
- Le lavoratrici ed i Lavoratori (LE PERSONE) che hanno garantito la tenuta delle banche nonostante le banche;
- L’immagine, perché le note vicende di alcune banche hanno ingenerato nel cittadino un generalizzato sospetto nei confronti di tutti gli Istituti di Credito.
La domanda che i cittadini, gli amici, i conoscenti, ci rivolgono più spesso è: qual è la banca più sicura?
Se i banchieri partissero dall’analisi dei bisogni degli utenti, secondo il “manuale del buon venditore”, forse riuscirebbero ad incrementare anche gli utili;
e la salute delle Lavoratrici e dei Lavoratori sarebbe più garantita.
La Segreteria Regionale Uilca Sicilia (uilca.sicilia@uilca.it) ed i Sindacalisti Uilca sono a disposizione di tutti per arginare le pressioni ed ogni forma di vessazione.
Giuseppe Gargano – Segretario Generale Uilca Sicilia