Nel 1968 usciva 2001: Odissea nello spazio, in cui compariva HAL 9000: una delle rappresentazioni più iconiche dell’Intelligenza Artificiale (IA). Cinquantaquattro anni dopo, nel 2022, l’azienda statunitense OpenAI rende disponibile ChatGPT al pubblico, un modello di Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI) in grado di conversare con l’utente in maniera quasi indistinguibile dall’essere umano.
La GenAI, come descrive il sito di IBM, è “un tipo di intelligenza artificiale in grado di creare contenuti originali […] in risposta al prompt o alla richiesta di un utente” e oggi, passati più di due anni dall’annuncio di OpenAI, è presente praticamente ovunque nella nostra vita quotidiana.
Ormai molti di noi sono venuti in contatto con dei contenuti generati da IA, sia per aver usato in prima persona questi strumenti che in forma indiretta. Non stupisce, quindi, il rapporto ABILab sullo stato dell’arte della GenAI all’interno del panorama bancario italiano e europeo.
Dal rapporto risulta come quasi il 40% delle banche italiane abbia già operativa una strategia per la GenAI, percentuale che salirà a quasi il 90% entro il 2025. All’interno di questo panorama, gli ambiti di maggiore interesse risultano essere il supporto ai canali assistiti e al business, con un interesse sia verso utenti interni (spesso già in fase pilota) che verso quelli esterni (perlopiù in fase di studio). Andando a leggere i dati a livello europeo, il rapporto non evidenzia particolari differenze.
In questo clima di crescente interesse, il 23 Gennaio si è svolto a Roma il convegno “L’Intelligenza Artificiale nelle Banche e nelle Assicurazioni: progressi e incognite, tra algorEtica e tecno-capitalismo”, organizzato da UILCA-UIL di Roma e del Lazio, con la partecipazione del Segretario Generale UILCA-UIL Fulvio Furlan, del Generale della Guardia di Finanza Umberto Rapetto, del Vicequestore della Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica Luigi Bovio, del Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Antonello Aurigemma e dell’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio.
Intervistato sulla posizione del sindacato nei confronti della presenza dell’IA nel mondo bancario, assicurativo e esattoriale, il Segretario Generale Furlan ha dichiarato che il sindacato deve porsi “come di fronte a qualsiasi strumento e a qualsiasi cambiamento che riguarda l’attività lavorativa […]: cercando di valorizzare le opportunità, contenere i rischi -che possono esserci-, ma cercando sempre di portare l’innovazione tecnologica […] al servizio delle persone e non fare diventare le persone al servizio della tecnologia.”. Ha quindi definito l’ingresso in campo dell’IA come “una vera e propria rivoluzione che comporterà molti mutamenti anche nelle attività lavorative e questi andranno accompagnati costantemente”.
Concentrandosi sull’aspetto occupazionale, infine, ha concluso affermando che “il sindacato è […] uno dei soggetti che […] (deve) essere protagonista nella gestione di questi cambiamenti che ci saranno […] per non arrendersi all’idea che più tecnologia significhi meno posti di lavoro”.
(Nota dell’autore: le citazioni del Segretario Generale Fulvio Furlan sono state tratte da una trascrizione del video prodotta grazie a un’IA generativa: la trascrizione è stata controllata
rispetto all’intervista originale e redatta per inserire la punteggiatura, mancante, prima di selezionarne le parti rilevanti)