Nella serata del 9 gennaio si è arrivati, dopo mesi di lunga trattativa, alla definizione del rinnovo del CCNL del 21.12.2012 per i Quadri Direttivi e per il Personale delle Aree Professionali delle Banche di Credito Cooperativo ormai scaduto da anni.
Il percorso di rinnovo non è stato facile anche a seguito degli impatti organizzativi della Riforma sulle aziende di Credito Cooperativo, iniziata dal precedente governo e mai completata, ed oggi con la cosiddetta “riforma della riforma” a firma dell’attuale governo Lega/pentastellato.
“L’accordo di rinnovo si distingue in una prima fase di efficacia, con l’immediata modifica di istituti del Contratto Nazionale utili all’attuazione della riforma, al riconoscimento degli aumenti salariali, all’individuazione di strumenti di tutela al l’occupazione” così Giuseppe Del Vecchio, Segretario Nazionale Uilca.
L’aumento salariale medio sarà di 85 euro a decorrere dal 1° gennaio 2019.
Come si legge sull’accordo firmato ieri la volontà delle controparti è quella di rispettare la natura mutualistica del credito cooperativo e delle casse rurali, ma apportando le modifiche necessarie al pieno raggiungimento della riforma del sistema delle Bcc.
(In foto Pippo Vento del Coordinamento Bcc Uilca Sicilia)
“Inoltre in considerazione della straordinaria complessità che il Sistema del Credito Cooperativo sta attraversando abbiamo ritenuto necessario di avviare un confronto successivo- continua Del Vecchio-, in cui completeremo la definizione delle regole collettive dei rapporti di lavoro seguendo dinamicamente il realizzarsi della riforma”.
In particolare il confronto continuerà su: adeguamento alla normativa del lavoro, premio di risultato, conciliazione tempi di vita e di lavoro, welfare aziendale e adeguamento della disciplina sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
La Uilca si dichiara soddisfatta per la ripresa di responsabili e proficue relazioni sindacali con Federcasse che hanno consentito di definire, se pur a distanza di qualche anno dalla scadenza, il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro e per la gestione della delicata fase di trasformazione dell’intero sistema del Credito Cooperativo.