“Il 15 settembre 1902 è la data di costituzione della “CASSA RURALE CATTOLICA DI PRESTITI” di San Biagio Platani: così appare nello “Statuto” a rogito del Notaio Francesco Veniero in Casteltermini.”
E’ quanto si può leggere nella pagina web dell’Istituto bancario, in amministrazione straordinaria con provvedimento della Banca d’Italia del 26 marzo scorso.
Con lo stesso provvedimento sono stati sciolti gli organismi con funzioni di amministrazione e di controllo e nominati gli Amministratori straordinari.
“L’anima di questa impresa sociale fu il Sac. Don Alfonso Roccaforte… Fu Don Alfonso Roccaforte a scegliere e riunire i soci fra i paesani più vicini alla chiesa e fra quelli che più sentivano la necessità di un inserimento capillare della povera gente nella realtà sociale.”
E dopo oltre 100 anni di attività, con la presenza nella provincia di Agrigento di sei sportelli e circa 25 dipendenti la BCC San Biagio, risulta dall’analisi degli ultimi bilanci, con i conti in ordine.
Ci vorrà del tempo per capire se si profilerà un’aggregazione con altra banca siciliana o se la crisi della “governance” sarà passeggera. Queste, di solito, le strade percorse dai soggetti bancari sottoposti a questa procedura da Banca d’Italia.
“Riteniamo che non esisteranno tensioni occupazionali – dichiara Pippo Vento del coordinamento BCC Uilca Sicilia – e neanche problemi di mobilità, come verificatosi in recenti casi nei quali si è applicato l’art. 22 del CCNL. Ma vigileremo e saremo accanto ai colleghi della San Biagio pronti ad agire a tutti i livelli se interventi esterni proveranno a ledere i loro diritti”
Il precedente CdA, in ottemperanza delle disposizioni della legge 86 dell’8 aprile 2016 (Riforma del Credito Cooperativo), aveva deliberato, di recente, l’adesione al Gruppo bancario ICCREA.