All’alba dell’11 giugno 2022 è stato siglato l’accordo per il rinnovo del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro) delle Banche di Credito Cooperativo (BCC).
E’ il primo CCNL che viene sottoscritto dopo la riforma del settore che ha visto le BCC aggregarsi in due grandi gruppi nazionali: Cassa Centrale Banca e Iccrea.
La piattaforma del rinnovo contrattuale è stata presentata dalle Organizzazioni Sindacali a Federcasse ad ottobre 2021. Le trattative sono iniziate a gennaio di quest’anno.
Di fatto, è stato accordato tutto quanto richiesto. Peccato che, al momento della presentazione della piattaforma, l’inflazione non avesse cominciato a mordere sull’economia, riducendo il potere d’acquisto degli stipendi.
In ogni caso, ci saranno 190 euro di aumento medio per allinearsi con le altre categorie del credito. Questa cifra vale per il vice capoufficio con zero scatti e sarà accreditata a partire dal mese di agosto (€ 150) e di ottobre (€ 40).
Il nuovo contratto, (il vecchio era scaduto a dicembre 2019), riguarda circa 35.000 lavoratrici e lavoratori delle bcc e scadrà il prossimo dicembre 2022.
Ecco i punti salienti dell’accordo.
- ampliamento e rafforzamento dell’area contrattuale previgente; rafforzato e ampliato il perimetro di settore, che ricomprende le attività di gestione NPL e UTP, con specifici rinvii per i contratti complementari e particolare attenzione nei casi di attività cedute a società non controllate:
- rivisitazione disciplina degli appalti;
- Regolazione del nuovo Valore di produttività per gli incrementi economici a livello di Gruppo/Azienda (ex PDR);
- Costituzione dell’Ente bilaterale della Categoria (EnBiCC), in stretta correlazione con il Fondo per la promozione della buona e stabile occupazione (FOCC)
- Costituzione di un organismo nazionale bilaterale e paritetico sull’impatto delle nuove tecnologie e la digitalizzazione del credito cooperativo;
- aumento di dieci ore di formazione per tutto il personale;
- regolazione a livello nazionale dello smart working con diritto alla disconnessione e retribuzione invariata, comprensiva del buono pasto;
- miglioramento ed aggiornamento dei profili inerenti la conciliazione dei tempi di vita/lavoro ed aggiornamento dei profili: 3 giorni di permesso per ricovero familiari, 5 giorni per assistenza a figli affetti da patologie legate all’apprendimento, specifici rinvii per assistenza a figli in condizioni di disagio, percorsi di adozione e caregiver; flessibilità per gravi motivi di salute e per lavoratori con figli fino a 3 anni;
- istituzione della commissione per le politiche di inclusione; regolazione del nuovo valore di produttività per gli incrementi economici a livello di gruppo/azienda;
- 1.500 euro di contributo annuale per ciascun familiare portatore di handicap;
- aumento della contribuzione aziendale, con decorrenza maggio 2023, dello 0,35% a carico azienda per la Cassa mutua (+ 0,15% a carico dipendente) e dello 0,20% per la previdenza per gli assunti ante 2000 e 0,30% per gli assunti post 2000 (+0,10% a carico del dipendente);
- allungamento dell’aspettativa a 24 mesi per gravi motivi di salute;
- Pari opportunità, istituzione di una commissione per le politiche di inclusione;
- Part-time: nuove previsioni e percentuali di trasformazione, con specifico riferimento alla genitorialità e alle fragilità;
- Regolazione a livello nazionale del lavoro agile, su base volontaria e con diritto alla disconnessione e retribuzione invariata per il lavoratore, comprensiva del “buono pasto”;
- Istituzione delle Commissioni Nazionali sui temi della salute e sicurezza e sul sistema di classificazione del personale e i profili professionali che provvederà ad aggiornare, adeguare e innovare il sistema di classificazione degli inquadramenti e comincerà i propri lavori a settembre e li concluderà entro dicembre 2022;
Su questo accordo dovranno esprimere il parere i dipendenti attraverso la consultazione in assemblea.
Le Organizzazioni Sindacali hanno espresso piena soddisfazione per i contenuti economici e normativi raggiunti da questo rinnovo contrattuale, che ribadisce fortemente la centralità e l’unicità del CCNL Federcasse a garanzia e tutela di tutte le Lavoratrici e i Lavoratori del Movimento Cooperativo.