Destano grande preoccupazione tra i lavoratori e le organizzazioni sindacali di Banca Carige, le notizie inerenti l’eventuale ingresso nella proprietà della banca genovese del fondo statunitense BlackRock, per altro fra i principali azionisti di Unicredit Group.
Come si legge in un comunicato sindacale unitario del 30 aprile “A poco meno di un mese dalla scadenza del termine ultimo fissato dalla Bce per delineare e rendere effettiva una soluzione “privata” allo stato di difficoltà in cui si trova l’azienda, nulla emerge circa le reali intenzioni di tutti i soggetti in causa, compreso un preoccupante silenzio da parte dell’attuale primo azionista della banca.”
Ad interessarsi di Carige sembrerebbe sia rimasto solo un fondo statunitense il quale ha messo sul tavolo della trattativa esuberi per duemila lavoratori, lo smembramento della rete commerciale e le esternalizzazioni di un gran numero di attività̀. Se questa fosse la strategia Aziendale comporterebbe una inaccettabile macelleria sociale, accusano i sindacati. Un numero così elevato di esuberi, che si attesterebbe a poco meno del 50% della forza lavoro, la chiusura del 50% delle filiali, la cessione a terzi della gestione degli NPL e degli UTP, non garantirebbero affatto la messa in sicurezza e il rilancio dell’istituto. Istituto che ricordiamo ha il suo fulcro a Genova e in Liguria ma che ha tantissime filiali e migliaia di lavoratori in molte regioni d’Italia, in Sicilia se ne contano oltre 200.
I lavoratori ed i sindacati sono scesi in piazza venerdì scorso a Genova per una partecipata manifestazione a salvaguardia dello storico gruppo bancario e dei suoi lavoratori.
E’ previsto per domani pomeriggio l’incontro tra i Commissari e le Organizzazioni sindacali Nazionali e Aziendali al fine di conoscere le reali intenzioni di BlackRock.
A tal proposito il Segretario Generale della Uilca Massimo Masi ha affermato nel comunicato stampa odierno che “Non abbiamo nulla contro BlackRock. Moltissimi fondi stranieri sono entrati nell’azionariato di quasi tutte le banche. Qui la situazione è diversa in quanto il Fondo diventerebbe il maggior azionista (quindi padrone) della Banca. La nostra preoccupazione- afferma Masi- è quella che BlackRock abbia un vero Piano Industriale per il rilancio della Banca che passi per una riqualificazione del credito. Non accetteremo che Carige venga trasformata in una “boutique” finanziaria, vogliamo che la banca sia al servizio dell’imprenditoria locale e che, soprattutto, venga tutelata l’occupazione e la professionalità̀ delle Lavoratrici e dei Lavoratori”.