Nei giorni scorsi, il Governo Regionale ha dato il via libera al regolamento dell’IRCA, l’Istituto che nascerà dalla fusione di Crias ed Ircac.
Questo nuovo Ente avrà le funzioni proprie dei due istituti precedenti, finanzierà imprese artigiane e cooperative siciliane ad esclusione di quelle assicurative e quelle edili con l’obiettivo di costruire alloggi per i propri soci.
L’Irca potrà concedere aiuti alle imprese, fare consulenza finanziaria, dovrà promuovere la costituzione e partecipare a società, consorzi ed altri organismi aventi lo scopo di promuovere ed incrementare lo sviluppo dell’artigianato e della cooperazione, aventi sede in Sicilia.
Ma potrebbe partecipare anche al pagamento degli interessi che le aziende artigiane e le cooperative devono agli istituti di credito convenzionali.
Questo regolamento ha già passato positivamente il vaglio delle commissioni Attività produttive e Bilancio dell’ARS.
Il Consiglio di Amministrazione sarà composto da un presidente, da due vicepresidenti scelti direttamente dall’Assessore per le Attività produttive e da consiglieri nominati, uno per parte, dalle associazioni più rappresentative di categoria delle cooperative e delle imprese artigiane.
Il presidente sarà individuato dalla giunta dentro una terna di persone con esperienza pluriennale in materie economiche, giuridiche, finanziarie o di gestione aziendale. L’incarico di Direttore Generale sarà conferito attraverso un concorso pubblico per titoli aperto a tutti i cittadini europei.
L’Irca agirà sotto l’egida dell’Assessorato alle Attività produttive mentre i suoi conti saranno sorvegliati dall’Assessorato all’Economia.
Questi due assessorati, come la presidenza della Regione, forniranno, ciascuno, il nome di un componente del collegio sindacale.
Gargano, Segretario Generale Uilca Sicilia, ha così commentato:
“La possibilità di finanziare le imprese artigiane e cooperative è un valore assoluto e, se accompagnata da una gestione attenta al territorio, può sciogliere uno dei nodi critici per lo sviluppo della nostra regione. È importante che il nuovo Istituto sia contestualmente attento a non disperdere le importanti professionalità dei lavoratori degli Istituti IRCAC e CRIAS confluiti nel nuovo IRCA, valorizzandone le peculiari competenze e dando piene garanzie sia in termini occupazionali che salariali.”