Già Segretario Generale aggiunto, Fulvio Furlan succede a Massimo Masi che, durante il Consiglio Nazionale Uilca del 10/12/2020, ha lasciato tutti gli incarichi in Uilca ed in Uil. Sarà il Presidente della fondazione Elio Porino che si occupa di ricerca e formazione nel settore finanziario.
Il passaggio del testimone era stato programmato per dopo la chiusura della trattativa sul rinnovo del CCNL, che si è chiusa a dicembre 2019.
L’avvento della crisi pandemica e l’impossibilità per metà 2020 di effettuare riunioni in presenza, di fatto, hanno rimandato la formalizzazione della successione.
Questo fino al 10/12/2020 poiché, il perdurare della crisi pandemica ha indotto i Segretari Nazionali a convocare il Consiglio Nazionale, come già la riunione dell’Esecutivo del 17/11/2020, in videoconferenza.
La proposta del successore che Masi aveva già presentato nel corso dell’Esecutivo Uilca Nazionale che aveva approvato all’unanimità è stata votata all’unanimità anche dal Consiglio Nazionale Uilca.
Si chiude un importante periodo della storia della Uilca che, con Masi per 12 anni alla sua guida, ha raggiunto obiettivi importanti come quello del numero degli iscritti, in crescita pressocché costante fino ad oggi ed insieme alla Uil a testimonianza della bontà dell’attività sindacale esperita in tutte le sedi dalla rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori, alle trattative, al presidio delle operazioni societarie che sono diventate un mantra negli ultimi anni.
Masi ha messo al centro della Uilca la riorganizzazione amministrativa nell’ottica di una maggiore trasparenza e non solo, i maggiori investimenti nella formazione, nel proselitismo e nella comunicazione come elementi fondamentali nella vita del sindacato, le posizioni politiche e sindacali ai tavoli di negoziazione hanno dato una dignità da grande organizzazione alla Uilca.
Durante il Consiglio Nazionale che è stato trasmesso in diretta streaming sui canali social della Uilca, Masi ha ricevuto attestati di amicizia e di stima non solo dagli altri Segretari Nazionali dei sindacati di categoria ma anche dalla Segreteria Confederale della Uil oltre che dagli AD e da alcuni responsabili RR.UU di primari Gruppi Bancari e assicurativi.
Prende il suo posto Fulvio Furlan che ha subito dichiarato l’indirizzo che vuole dare alla Uilca:
“Viviamo un tempo di scelte difficili: è il tempo della lungimiranza e della capacità di sintesi, è il tempo che gli uomini di buona volontà si muovano insieme, uniti per un obiettivo comune, e noi sosteniamo l’azione che la Uil sta compiendo per chiedere e realizzare un Patto Sociale per il futuro del Paese, che deve declinarsi anche nei vari settori, in particolare in quelli sempre più centrali in cui opera la Uilca”.
Occorre un patto con Abi ha continuato Furlan “… per progettare il futuro del settore bancario, ribadendo che di fronte a questi scenari sarà fondamentale l’unità sindacale e la centralità del Contratto Nazionale.”
Ed ancora:
“Nel settore bancario destano preoccupazione gli scenari che si stanno delineando per le fusioni e le operazioni societarie in corso e future, avviati dall’operazione tra Intesa Sanpaolo e Ubi e sostenuti dall’Europa”, continua Fulvio Furlan. “Una situazione che potrebbe portare il settore a ridursi a tre/quattro grandi gruppi bancari. Questo scenario richiederà un’azione sindacale coesa e di prospettiva, perché andrà consolidata la centralità del Contratto Nazionale, contrastando eventuali spinte a ridurne il fondamentale valore, e a rendere più ampia e inclusiva l’area contrattuale del credito.”
Ed in pratica il sindacato dovrà mettere a mano a molti temi scottanti, urgenti e determinanti per la vita delle banche ed anche per la difesa della buona occupazione.
Lo smart working, che va regolato una volta terminata la situazione emergenziale; il Calendar Provisioning, per il quale la Uilca chiede una proroga dei termini di applicazione; i rischi della crescita dei crediti Non Performing; il pericoloso aumento del fenomeno dell’usura e le implicazioni occupazionali di operazioni societarie e fusioni tra banche.
Continua Furlan nella sua relazione programmatica:
“Serve grande unione di intenti e forte presidio sindacale per tutelare le lavoratrici e i lavoratori. Nel settore bancario destano preoccupazione gli scenari che si stanno delineando per le fusioni e le operazioni societarie in corso e future, avviati dall’operazione tra Intesa Sanpaolo e Ubi e sostenuti dall’Europa”.
Ed ancora Fulvio Furlan. “Una situazione che potrebbe portare il settore a ridursi a tre/quattro grandi gruppi bancari. Questo scenario richiederà un’azione sindacale coesa e di prospettiva, perché andrà consolidata la centralità del Contratto Nazionale, contrastando eventuali spinte a ridurne il fondamentale valore, e a rendere più ampia e inclusiva l’area contrattuale del credito.”
Molta attenzione anche per l’operazione Crédit Agricole-Credito Valtellinese; per il futuro di Unicredit, per il quale la Uilca si augura che la scelta del nuovo Ceo avvenga quanto prima; per la situazione del Monte dei Paschi di Siena, per la quale il Governo è chiamato a una precisa assunzione di responsabilità; la possibile costituzione di una banca per il Mezzogiorno, per la quale è necessario valutare l’esistenza di concrete condizioni industriali e risorse.
Per tutti il richiamo di Furlan contro operazioni societarie che partono da logiche di riduzione del personale e a favore delle fusioni se basate su progetti industriali seri, in cui i gruppi bancari valorizzino il proprio ruolo al servizio dell’economia del Paese, dei territori, di famiglie e imprese.