Nelle giornate del 9, 10 ed 11 settembre le delegazioni sindacali UILCA UIL, FABI, FIRST CISL, FISAC CGIL ed UNISIN, composte dagli organismi aziendali e dai delegati delle rispettive Segreterie Nazionali, hanno avviato il tavolo negoziale con la controparte e sono entrate nel merito del processo di fusione che interesserà la Banca Popolare Sant’Angelo e la Banca Agricola Popolare di Ragusa.

Acquisite preliminarmente le informazioni necessarie al proseguimento della trattativa, le organizzazioni sindacali hanno impresso una accelerazione alla definizione del processo di integrazione, a partire dal modello organizzativo di riferimento che sarà quello della incorporante Banca Agricola Popolare di Ragusa.

Nela foto da sinistra, la delegazione trattante UILCA: Antonello Lo Casto, Giuseppe Gargano, Clelia Calcagno, Gaetano Arcuri, Carmelo Sampieri, Leonardo Tarantino, Giuseppe Greco Polito

In considerazione della complessità degli argomenti, le parti hanno condiviso una sospensione dei termini previsti dal CCNL di categoria e dalla legge dal 12 al 30 settembre 2024 e, pertanto, la trattativa ripartirà a far data dall’ 1 ottobre 2024.

Il Segretario Generale UILCA Sicilia Giuseppe Gargano, delegato a seguire la trattativa dalla Segreteria Nazionale UILCA, ha dichiarato:

“La UILCA continuerà a seguire tre linee guida: l’attenzione al personale, che dovrà essere motivato e valorizzato nel rispetto delle professionalità e delle competenze che saranno una ricchezza per la nuova realtà; il rispetto e la crescita dei territori in una logica di una banca popolare siciliana a servizio dell’economia regionale e dello sviluppo; il coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori che non dovranno subire stravolgimenti e penalizzazioni determinati da trasferimenti coattivi che inasprirebbero il clima aziendale minando il senso di appartenenza alla nuova banca. Solleciteremo, inoltre, un piano di assunzioni che dovrà puntare a colmare le carenze di organico rilevate particolarmente nelle agenzie delle due banche. Sui tre punti che sono le nostre linee guida e sulla nuova e buona occupazione che auspichiamo come effetto della fusione, la UILCA sarà attentissima ed inflessibile”.