IL CEO DI UNICREDIT ANDREA ORCEL INCONTRA IL COMITATO RISTRETTO DEL CAE
Il 22 ottobre scorso, a Monaco di Baviera, è andato di scena un incontro tra l’Amministratore Delegato di Unicredit Group Andrea Orcel ed il Comitato Ristretto del CAE, nel quale era presente anche Rosario Mingoia, responsabile del coordinamento nazionale Uilca nel Gruppo Unicredit.
Questa riunione, giudicata dalle parti aperta e costruttiva, si inserisce nel confronto sociale indispensabile per gestire i processi aziendali che hanno impatto sui dipendenti del Gruppo sia nelle realtà nazionali tramite la contrattazione collettiva, sia a livello internazionale per la funzione di informazione e consultazione propria del CAE.
Nell’incontro, è stato sottolineato dal CAE e riconosciuto da Orcel, l’importanza del confronto tra le parti per affrontare le sfide che attendono il Gruppo Unicredit su vari fronti e l’AD ha confermato le linee programmatiche contenute nel Piano Industriale avviato nel 2021: migliorare la performance di Gruppo, rafforzare il retail, proseguire l’evoluzione dei servizi finanziari, implementare la digitalizzazione ed investire e consolidare il Gruppo, come dimostrato dalle acquisizioni in Romania, Belgio e Polonia e dalla recente operazione su Commerzbank, per la quale conferma l’interesse ma anche la volontà di non andare in conflitto con il Governo tedesco, operazione ancora in divenire. Lo stesso Orcel si è dato disponibile ad altri confronti in vista delle nuove sfide che l’Azienda affronterà.
Il Comitato Ristretto del CAE e l’AD Orcel hanno convenuto come sia importante la comunicazione che i bancari devono ricevere nei luoghi di lavoro ed è importante che la riunione si sia tenuta a Monaco nella sede di HVB (HypoVereinsbank) del Gruppo Unicredit, fatto che denota sia la solidarietà e la collaborazione tra le parti sociali di diversi paesi e la volontà di Unicredit di coinvolgere i rappresentanti sindacali fino a livello aziendale.
Orcel ha palesato soddisfazione per la sigla dell’Accordo con i sindacati italiani sul tema della formazione e della riqualificazione dei dipendenti che potrebbe diventare un modello attuabile anche nelle altre realtà del Gruppo.
Infine l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e lo sviluppo tecnologico che stanno mettendo a rischio le banche tradizionali fanno diventare urgenti gli investimenti per restare sul mercato e ragionare anche sulle realtà in cui ad oggi non è presente UniCredit, la cui politica, secondo, Orcel, deve tenere in debito conto la presenza degli altri stakeholder interni ed esterni.
Il Comitato Ristretto ha richiesto che ogni futuro processo aziendale avvenga nell’ottica dell’inclusione, con il confronto tra le parti sociali, nel rispetto del mantenimento dei livelli occupazionali locali, ed evitando che la digitalizzazione operi in sostituzione delle persone e delle professionalità acquisite.
E’ stata condivisa l’importanza della centralità nei progetti della formazione per consentire la riqualificazione del personale nell’intento di mantenere le professionalità raggiunte all’interno del Gruppo.