Il 25 novembre è la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
I dati delle vittime di femminicidio sono allarmanti, come rilevato dal Centro di ascolto Uil. Solo nel 2018 ci sono state 83 vittime, il Nord si è confermato come l’area più a rischio (48%), davanti al Sud (23%), al Centro (17%) e alle Isole (12%). La maggior parte delle vittime ha un’età compresa tra i 31 e i 40 anni (19%), fra i 51 e i 60 anni (18%) fra i 41 e i 50 anni (17%). La maggior parte delle donne vengono uccise dal proprio compagno o dal proprio marito (65%). Il 76% delle vittime ha avuto una relazione affettiva con il proprio carnefice. Questo a conferma del fatto che spesso il pericolo si trova dentro casa. Ad aggravare questi dati già di per se terrificanti bisogna aggiungere altre vittime innocenti, poiché spesso oltre alle donne viene uccisa la loro prole.
Il 25 novembre molte piazze d’Italia vedranno dar vita a manifestazioni unitarie con Cgil Cisl e Uil, a Palermo la manifestazione si terrà sulla scalinata del Teatro massimo alle ore 9:30
“in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che, come noto, ricorre il prossimo 25 novembre, CGIL – CISL – UIL Palermo, unitariamente, intendendo continuare a manifestare la propria vicinanza e solidarietà a tutte coloro che hanno subito violenza e sofferenza di natura fisica e psicologica e alle quali, conseguentemente, è stato violato il diritto alla libertà e, purtroppo troppo spesso, alla vita.”
La scelta di un luogo simbolo per la cultura della città di Palermo non è casuale, ma vuole “scuotere le coscienze e sensibilizzare tutti (giovani e meno giovani) a farsi parte attiva per la promozione e diffusione dei valori della giustizia sociale, della solidarietà e del contrasto di ogni forma di sopraffazione, violenza, discriminazione.”
Simbolicamente verranno deposti dei fiori di carta sulla scalinata del teatro, uno per ogni vittima di femminicidio di quest’anno. Saranno presenti anche donne che daranno la loro testimonianza a seguito della denuncia di atti di violenza subiti.