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Nuovo Dpcm anti- covid: chiusura anticipata locali e stop al calcetto

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Il governo ha varato durante la notte il nuovo Dpcm anti-covid. Le nuove misure di contenimento del contagio sono state illustrate dal premier Giuseppe Conte a Regioni e Comuni riuniti in videoconferenza.

In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dalla bozza emergono le nuove disposizioni.

Utilizzo delle mascherine all’aperto ma anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi.

Stop alle feste private, con una «forte raccomandazione» a limitare anche quelle in casa, se partecipano più di sei persone, dal canto loro molti governatori hanno richiesto il totale divieto anche in casa.

Divieto di sosta davanti ai locali dalle 21, in modo da evitare assembramenti, e chiusura di pub, locali e ristoranti con servizio al tavolo a mezzanotte.

Per quanto riguarda le cerimonie – matrimoni, comunioni, cresime e funerali – restano in vigore le regole dei protocolli già approvati ma viene messo un limite massimo di 30 persone per gli eventuali ricevimenti successivi.

Confermata l’ipotesi di sospendere gli sport di contatto, come il calcetto o il basket, a livello amatoriale, ma consentirli a livello dilettantistico, per le società che abbiano adottato protocolli per limitare i contagi.

Nel corso della riunione con le Regioni, alcune di queste hanno avanzato l’ipotesi di tornare alle lezioni a distanza per gli alunni delle superiori, per alleggerire la pressione sui trasporti pubblici.

Tra le misure proposte dal governo a Regioni e Comuni c’è poi quella di impedire le gite scolastiche, attività didattiche fuori sede e gemellaggi. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha espresso, però, tutta la sua contrarietà alla richiesta delle Regioni, sostenendo che le lezioni continueranno in presenza in classe.

Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari e assicurativi.

Con una circolare del ministero della Salute firmata dal direttore generale Giovanni Rezza cambiano da ieri anche le regole sui tempi della quarantena e dell’isolamento fiduciario. I positivi asintomatici “possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno dieci giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo”.

Altro nodo da sciogliere quello sullo smart working  il Comitato tecnico-scientifico aveva suggerito al governo di portare dal 50 al 70 per cento la quota di lavoro a distanza, il Dpcm si limita a raccomandare che le attività professionali “siano attuate anche mediante modalità di lavoro agile”, da casa o “in modalità a distanza”.

 

Matrimonio tra Sia e Nexi nel digitale

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Sia e Nexi si uniranno per dare vita ad un soggetto di primaria importanza nel campo dei pagamenti digitali a livello internazionale.

L’operazione, annunciata in tarda serata del 05/10/2020, dovrà essere vagliata dai CDA rispettivi e darà un aiuto fondamentale all’evoluzione che il paese Italia dovrà affrontare per ridurre l’evasione fiscale ma anche per velocizzare tutti i processi di pagamenti elettronici che vanno da quelli effettuati con le carte di debito e credito a quelli utilizzati per le transazioni online con in mezzo anche i pagamenti tramite smart o l’utilizzo della blockchain.

In questa operazione sarà coinvolta come principale azionista la CDP che già controlla SIA. Saranno generate sinergie dovute alla complementarità dei servizi offerti dai due soggetti. Sia gestisce infrastrutture e servizi per i sistemi di pagamenti elettronici mentre Nexi, sarebbe la vecchia CartaSì ed è specializzata in sistemi di pagamento elettronici.

Ben vista l’operazione dal governo. Twitta il premier Giuseppe Conte: “È stato compiuto un nuovo passo per accelerare il processo di digitalizzazione del nostro Paese. Con la fusione tra Sia e Nexi, realizzata grazie al ruolo di investitore di lungo periodo di Cdp, nasce oggi un campione europeo dei pagamenti digitali a trazione italiana.” Ma questo a condizione che ci siano benefici per gli utilizzatori, imprese in primis, con la riduzione delle commissioni per l’utilizzo dei sistemi di pagamento da parte degli esercenti.

Nexi varerebbe un aumento di capitale riservato ai nuovi soci di Sia che permetterebbe alla CDP di arrivare ad una quota tra il 25 ed il 30% della nuova società. I fondi che controllano attualmente NEXI varrebbero circa il 25% mentre Intesa San Paolo andrebbe al 12% circa.

Nasce la più grande Bcc della Sicilia

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Si è concluso l’iter che ha portato alla nascita di una BCC tra le più grandi in Iccrea.

La nuova Bcc G. Toniolo di San Cataldo, che opererà dal primo ottobre 2020, nasce dalla fusione per incorporazione delle Bcc San Giuseppe, Don Stella e San Biagio Platani nella G. Toniolo, appunto.

Dopo il beneplacito delle assemblee dei soci delle quattro banche, presso la sede di San Cataldo dell’incorporante è stato firmato l’atto notarile di fusione da parte dei rappresentanti delle BCC interessate.

Alla presenza del notaio Gaspare Mazzara, assistito da Vincenzo Spiaggia, Il presidente Salvatore Saporito ed il direttore generale Tommaso Falzone per la incorporante Bcc G. Toniolo di San Cataldo, il delegato del commissario straordinario della Bcc San Biagio Platani Carmelo Cordaro, il presidente Michele Mingoia ed il direttore generale Salvatore Annaloro per la Bcc  San Giuseppe di Mussomeli, il presidente Santo La Rocca per la bcc Don Stella di Resuttano, hanno dato il via a questa nuova storia, a questo nuovo soggetto nel settore del credito cooperativo.

La nuova banca avrà 32 sportelli ed opererà in 5 province siciliane. Potrà contare su oltre duemila soci ed avere due miliardi di euro di attivo e 185 milioni di fondi propri.

Tommaso Vento, coordinatore Uilca Bcc Sicilia, che prospettive per questa nuova bcc?

Pippo Vento – Coordinatore Bcc Uilca Sicilia

“L’accorpamento da parte della Bcc Toniolo di San Cataldo delle Bcc di San Biagio Platani, di Mussomeli e la Bcc di Resuttano secondo me rappresenta un momento storico in quanto la nuova banca diventa la prima bcc Siciliana e la seconda, dopo  la Bcc di Roma, del meridione, mantenendo tutti i livelli occupazionali e i gradi di tutti i dipendenti, con l’impegno da parte del presidente Salvatore  Saporito di creare a tutti meno disagi possibili per quanto riguarda gli spostamenti dei dipendenti delle Bcc incorporate.”

Giuseppe Vaccarella, coordinatore Uilca Bcc Sicilia, quali problemi e/o opportunità per i dipendenti delle quattro banche coinvolte?

Giuseppe Vaccarella – Coordinatore Bcc Uilca Sicilia

“Un accordo che dimostra come sia possibile anche nel mondo delle BCC siciliane coniugare lavoro-famiglia in un momento di potenziale shock come una fusione a 4. Si dimostra ancora una volta che volere è potere!!!”

DEREGULATION EMERGENZIALE

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Il mondo è travolto dalla pandemia. Il mondo del lavoro scricchiola sotto i colpi della pandemia. Il lavoro in banca è stravolto dalla pandemia. Nessuno sembra potersi salvare, perché siamo tutti vittime, non solo chi è contagiato, ma anche chi ha perso il lavoro, chi è limitato negli spostamenti e nell’attività lavorativa, chi è vittima di chi approfitta della pandemia.

Come accade per le persone, anche le imprese, le economie ed i territori più fragili rischiano più facilmente di soccombere al “male”. Così è per la nostra Sicilia, che più volte abbiamo definito “devastata” dalla incapacità della politica e delle Istituzioni regionali, da un abbandono confermato dalla carenza di progettualità mirata al rilancio, dal processo di desertificazione causato dalla scelta degli Istituti di Credito di disimpegnarsi in Sicilia, e senza credito ogni prospettiva di sviluppo e rilancio è impossibile.

Guardando dal nostro osservatorio i bancari in rete non svolgono più soltanto il lavoro di bancari, ma svolgono anche l’attività di concierge (con il massimo rispetto per questi ultimi), gestiscono il “traffico” della clientela alzandosi continuamente dal posto di lavoro per consentire gli accessi, verificano il corretto utilizzo delle mascherine e dovrebbero richiamare al rispetto delle regole i clienti “distratti” rischiando le reazioni degli stessi, fissano gli appuntamenti con la clientela al fine di razionalizzare l’ingresso nelle filiali per poi essere “invitati” ad operare le eccezioni alle regole, devono intervenire per sedare le intemperanze dei clienti spazientiti che sferrano pugni contro le vetrate, che li insultano e li minacciano, in una sorta di deregulation emergenziale che fa comodo alle banche ma non alle lavoratrici ed ai lavoratori, una deregulation in cui tutti (ma non proprio tutti, solo alcuni) devono far tutto anche al di fuori di quanto previsto dal contratto di lavoro.  

Ecco, dentro tali criticità – espresse senza pretesa di esaustività – SAREBBERO  PRESENTI OPPORTUNITA’  DI  LAVORO !   Lavoro per giovani potenziali bancari che le banche non assumono quanto meno in Sicilia – nonostante le drammatiche carenze di organico – preferendo allontanarsi dai clienti abbandonando i Comuni siciliani. Lavoro per chi potrebbe effettuare l’accoglienza della clientela evitando stress e rischi alle lavoratrici ed ai lavoratori. Lavoro per chi dovrebbe garantire la sicurezza in tutte le agenzie.    

MA NO! I banchieri sono bravissimi soltanto a pianificare le chiusure ed i risparmi, sono bravissimi ad operare pressioni commerciali inaudite, ed i così detti “Piani Industriali” sono veri e propri piani “criminali” in quanto “uccidono” posti di lavoro senza possibilità alcuna di recupero, e di “industriale” non hanno proprio nulla.         

Se la politica e le Istituzioni regionali da un lato, ed i banchieri dall’altro, non cambieranno rotta come da tempo chiediamo, allora potremo affermare chiaramente che non è stata soltanto la pandemia a porre fine all’agonia della Sicilia e dei siciliani, ma che essa è stata sostenuta con forza dall’incapacità e dal cinismo di chi dovrebbe essere attore protagonista della ripartenza. 

E’ questa la nostra amara riflessione in occasione della giornata di mobilitazione nazionale “Ripartire dal Lavoro” con manifestazione regionale a Palermo venerdì 18 settembre.

Il Segretario Generale UILCA Sicilia                                               

Giuseppe Gargano                               

Bcc San Cataldo. La trattativa continua

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Prosegue la procedura di confronto tra le quattro BCC coinvolte in questa fusione per incorporazione. L’operazione vedrà dall’01 ottobre 2020 le Bcc di San Biagio Platani, Don Stella di Resuttano, San Giuseppe di Mussomeli incorporate dalla Bcc G. Toniolo di San Cataldo.

Infatti il 14 settembre u.s. è avvenuto il secondo incontro con modalità “da remoto” come oramai di consueto.

I temi trattati sono quelli riguardanti le ricadute sul personale. In particolare si è trattato di mobilità territoriale e funzionale, di formazione e di percorsi professionali.

La delegazione aziendale ha rassicurato le OO.SS. circa il processo di integrazione nel quale sarà perseguito l’obiettivo di ridurre se non di evitare i traumi nella vita lavorativa per i dipendenti.

Abbiamo raccolto le osservazioni di Giuseppe Vaccarella, presente nella delegazione trattante della Uilca come componente del Coordinamento Uilca BCC Sicilia.

Giuseppe Vaccarella – Coordinamento Uilca Bcc Sicilia

Il confronto si è svolto in un clima sereno e costruttivo teso a individuare il miglior punto di caduta per quel che riguarda una serie di tematiche quali la formazione, le prospettive di crescita del personale nella Banca che sarà, la mobilità.

La Banca ha ribadito che il processo di integrazione verrà fatto evitando disagi alle lavoratrici ed ai lavoratori, riducendo al minimo i traumi nella vita delle lavoratrici e dei lavoratori e limitando al minimo la mobilità del personale, anche facendo largo uso del lavoro in remoto.”

Quali garanzie hanno chiesto le OO.SS.?

Come OO.SS. e in particolare come UILCA abbiamo evidenziato la necessità di fissare e circoscrivere nel testo dell’accordo, sin da ora e nel miglior modo possibile, i paletti di ogni eventuale risvolto futuro delle attuali scelte aziendali.

Quali altri obiettivi sono stati raggiunti in questo incontro?

Si è sciolto (almeno sul piano degli intendimenti politici) il nodo del pagamento del PDR 2018-2019 agli ex dipendenti della BCC San Biagio Platani (che non lo avevano percepito in quanto la banca si trovava ad essere commissariata anche se non per motivi economici); la banca ha espresso la volontà di erogare ai dipendenti ex BCC San Biagio Platani il premio, il cui quantum sarà determinato in sede di trattativa PDR di fine mese con criteri che esuleranno da quelli consoni basati sui dati di bilancio. “

Il prossimo incontro si terrà il 22 settembre.

Ripartire dal Lavoro- Mobilitazione il 18 settembre a Palermo

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Il 18 Settembre i sindacati confederali Cgil Cisl e Uil hanno organizzato una mobilitazione su scala nazionale che si declinerà in una serie di iniziative regionali.

Le O.O.S.S. rilanciano la partecipazione attiva alla costruzione del futuro del Paese che non potrà che Ripartire dal Lavoro.

Per la Sicilia la manifestazione si terrà a Palermo a partire dalle 9:30 al Foro Italico Umberto I, in Via Giovanni Padre Messina. Interverranno Claudio Barone Segretario Generale Uil Sicilia, Alfio Mannino Segretario Generale Cgil Sicilia e Sebastiano Cappuccio Segretario Generale Cisl Sicilia, concluderà i lavori Gigi Sbarra Segretario aggiunto Cisl.

Per garantire il distanziamento previsto dalle normative vigenti per il contenimento del Covid l’allestimento prevede un numero definito di posti a sedere per tutti i partecipanti.

L’emergenza sanitaria in corso sta portando a gravi conseguenze economiche e nel mondo del lavoro. “La proroga degli ammortizzatori e del blocco dei licenziamenti– ha dichiarato il Segretario Generale della Uil Pierpaolo Bombardieri- non produrranno gli effetti desiderati se il Paese non sarà in grado di ripartire attraverso una progettualità e una visione che concentri la propria azione sul lavoro, sulla persona e di conseguenza sulle necessarie riforme a partire da quella fiscale.”

Bombardieri

(In foto Pierpaolo Bombardieri Segretario Generale Uil)

Il contesto sociale post covid ci rimanda uno scenario molto difficile, condizionato da un immobilismo politico che non lascia intravedere un impegno concreto rispetto alla necessità di operare scelte condivise con le organizzazioni sindacali, in grado di cogliere le opportunità che le risorse europee, Recovery Fund e lo stesso MES, sarebbero in grado di realizzare – si legge nel documento sindacale congiunto.

A preoccupare è anche la ripartenza dell’anno scolastico, in un clima di incertezza normativa, carenze infrastrutturali e di personale.

Servono nuove risposte in particolare per giovani, donne e pensionati che in questi mesi hanno pagato, più di altri, per la mancata pianificazione di misure in grado di garantire un supporto concreto.

Si deve ripartire dal buon lavoro, in cui si opera in sicurezza e in cui si rinnovano i contratti sia pubblici che privati, condizione indispensabile per dare valore e dignità alle persone attraverso il lavoro.

 

 

 

Consiglio Nazionale Uilca. Preoccupazione per fusioni bancarie

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Il 10 settembre 2020 si è riunito il Consiglio Nazionale della Uilca in modalità “a distanza” per motivi di sicurezza legati all’epidemia di Covid-19.

Il consiglio ha ratificato all’unanimità l’operazione, già approvata dall’Esecutivo Nazionale del 14 luglio u.s, che ha visto Maurizio Arena, entrato in Uilca insieme ad un nutrito gruppo di dirigenti sindacali provenienti da altra sigla, nominato Segretario Generale Aggiunto, affiancando così, Fulvio Furlan già designato come futuro leader dell’organizzazione.

Fulvio Furlan – Segretario Generale Aggiunto Uilca

Nella relazione iniziale, Fulvio Furlan ha parlato degli scenari del mondo dell’economia, con riferimento particolare al settore del credito, all’epoca dell’emergenza sanitaria non ancora conclusa con ricadute su un’economia già fragile in un contesto socio economico difficile. In questa situazione, è stata espressa ferma condanna per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, azione figlia di “una cultura individualistica, prevaricatoria e violenta, vicina a ideologie nazionalistiche e autoritarie, che avvelena parti del Paese e della società.”

Il Consiglio Nazionale ha espresso una valutazione positiva circa le posizioni espresse dalla Uil a livello confederale. Queste posizioni sono state riportate nell’incontro con Confindustria di martedì 08 settembre in cui è stata manifestata la necessità di sottoscrivere i CCNL scaduti, il sostegno alla mobilitazione del 18 settembre per richiedere al governo l’apertura di un confronto sulle modalità di utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Recovery Fund.

Il Consiglio Nazionale ha espresso il valore della centralità dei Contratti Nazionali ed ha auspicato l’apertura della fase di definizione della Piattaforma del mondo assicurativo per procedere alla definizione del Contratto Nazionale in tempi brevi, sottolineando l’importanza del rinnovo del CCNL del Credito prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria.

A questo proposito è stata auspicata la piena applicazione delle soluzioni previste dal nuovo accordo, caratterizzanti l’approccio ai temi diventati caldi in questo periodo come lo smart working su cui è divenuto indispensabile un forte presidio nazionale rispetto a quello che sarà il futuro utilizzo. Ed ancora il diritto alla disconnessione e l’istituzione della cabina di regia come previsto nel Contratto siglato il 19/12/19.

Il Consiglio Nazionale Uilca ha poi espresso preoccupazione per le difficoltà riscontrate nell’applicazione dei Protocolli per la gestione dell’emergenza sanitaria, con particolare riferimento alla salute ed alla sicurezza per le fasce più deboli ed agli orari di lavoro in previsione della riapertura delle scuole. E’ auspicabile la ripresa di un proficuo confronto con Abi per mettere in atto le misure concordate nel CCNL. E’ stata chiesta la ripresa delle riunione in presenza fisica secondo le disposizioni di sicurezza ed a tutti i livelli per far fede ai dettami della democrazia sindacale.

Oltre a condividere la costituzione della task force nazionale con cui la Uilca si occuperà delle ricadute della fusione tra Intesa San Paolo e Ubi e della cessione degli sportelli alla Banca popolare dell’Emilia Romagna per governare al meglio le tensioni occupazionali che ne deriveranno, oltre che le questioni normative ed economiche per dare il massimo supporto ai dipendenti delle aziende coinvolte.

Massimo Masi – Segretario Generale Uilca

Il Consiglio Nazionale ha manifestato condivisione per le valutazioni che ha espresso Massimo Masi, Segretario Generale Uilca, che ha sottolineato l’importante incidenza che questa operazione avrà nel settore bancario in Italia ma anche all’estero e, per la spinta che la stessa operazione darà ad altre analoghe con l’auspicio che un ipotetico terzo polo bancario potrà far nascere un soggetto regolatore per creare un corretto scenario concorrenziale. Ancora Massimo Masi ha evidenziato le criticità che si riscontrano tuttora in molte banche citando la situazione di MPS in cui occorrerà trovare soluzioni che riconoscano i il ruolo ed i sacrifici sostenuti dalle lavoratrici e dai lavoratori, ed ancora la crisi della Popolare di Bari.

C’era una volta… le banche in Sicilia – parte 1

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Le banche in Sicilia c’erano ed alcune di loro erano importanti quantomeno nel panorama finanziario italiano.

Qui si racconta una breve storia della parabola che i maggiori Istituti di credito isolani hanno percorso, fino alla loro scomparsa, conseguenza di liquidazioni o acquisizioni da parte di aziende settentrionali che hanno impoverito l’economia Siciliana che già scontava un divario importante con il nord.

La complessità del sistema socio economico meridionale, la politica che ha sempre mietuto a mani basse consensi popolari e, quindi, voti alle elezioni politiche, rappresentando spesso male gli interessi dei siciliani nelle sedi istituzionali nazionali, sono alcuni dei motivi di questo comune malessere.

Le banche più importanti in Sicilia come il Banco di Sicilia e la Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele per le Province Siciliane, nacquero nel XIX secolo e, come le altre sul territorio italiano, si preoccuparono di finanziare i piccoli artigiani o i piccoli imprenditori rurali e si occuparono di raccolta e deposito dei beni. Un’altra attività praticata era lo sconto cambiario.

Nel settentrione d’Italia si costituirono banche per investimenti industriali oltre che per la raccolta ed il deposito dei beni.

Al sud nacquero le casse sconto cambiali, i monti dei pegni e le casse rurali.

Gargano
Giuseppe Gargano – Segretario Generale Uilca Sicilia

Abbiamo posto alcune domande a Giuseppe Gargano, Segretario Generale della Uilca Sicilia.

Cosa pensa della scomparsa di alcuni istituti di credito siciliani?

“La globalizzazione, interpretata in modo selvaggio e indiscriminato, insieme alla logica del profitto che è lontana anni luce dalla logica dello sviluppo, allontana le banche dal territorio e dalle esigenze dei siciliani e rende difficile se non impossibile la sopravvivenza degli istituti di credito regionali.”

Cosa pensa della chiusura di tanti sportelli da parte di istituti di credito che hanno prima colonizzato l’isola ed ora si stanno ritirando?

“Le banche sono aziende, imprese ed i banchieri, in quanto imprenditori, non possono non tener conto della mancanza di opportunità e di reddito in una regione. Come dicevo, la logica del profitto governa le scelte dei banchieri.”

Secondo lei il processo è reversibile?

“Questo processo, ormai avviato da anni e in fase avanzata, è reversibile soltanto a condizione che si torni a parlare del ruolo sociale delle banche, concretizzandolo in interventi, convenzioni, atti veri di attenzione alla Sicilia.”

L’economia ha bisogno delle banche e le banche ci sono se c’è economia. Come si attiva questo volano? Che ricette darebbe ai governi nazionale e regionale per fare fermare/invertire questo trend?

“La politica regionale dovrebbe dedicare risorse vere al rilancio dell’economia regionale velocemente, partendo dalla sistemazione celere delle strade e delle infrastrutture. La Sicilia è tutta un cantiere di lavoro, ma la realizzazione delle opere non può durare in eterno, ed i ritardi oltre a causare disagi e disservizi fanno pensare alla inefficienza ed alla incapacità dei nostri rappresentanti istituzionali, quando non ad altro. Ripartendo le attività e l’economia le banche troveranno ancora attrattiva la Sicilia, non solo in termini di raccolta ma anche in termini di investimenti e di nuove opportunità. Dedicare attenzione alle risorse della Sicilia, l’artigianato, la pesca, l’agricoltura, il turismo, dando priorità all’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Non conosco altre ricette. Ritengo altre ricette altamente tossiche.”

Decreto agosto: un piano di sviluppo per il Sud

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Il cosiddetto decreto agosto (Decreto-legge 104/2020) prevede una serie di sgravi fiscali per le imprese che operano nelle nove regioni del sud: Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Il Governo Conte con il nuovo decreto introduce per i soli mesi da ottobre a dicembre 2020, rifinanziabile secondo le intenzioni fino al 2029, il taglio del 30% dei contributi previdenziali e assistenziali (9,3% medi) a carico dei datori di lavoro privati ad esclusione dei settori agricolo e domestico, per ogni contratto di lavoro in essere nelle imprese che operano nelle aree svantaggiate.

Secondo uno studio della Uil il beneficio con la fiscalità di vantaggio nel Mezzogiorno ammonta a 1.805 euro medi annui per ogni dipendente sia a tempo indeterminato che determinato. Il costo annuo di tale decontribuzione ammonterebbe 5,5 miliardi di euro annui.

“La UIL è sempre stata favorevole– commenta Ivana Veronese Segretaria Confederale Uil- ad una fiscalità di vantaggio nel Mezzogiorno che colmi il divario produttivo tra le varie aree del Paese, in quanto produrre al Sud beni e servizi ha un costo maggiore per l’assenza di un adeguato sistema di infrastrutture a materiali ed immateriali.”

Ma da sole le agevolazioni fiscali non bastano, è necessario un piano strutturale per le regioni del Mezzogiorno. In particolare, l’attenzione alla nuova occupazione deve riguardare giovani e donne. Secondo il ministro per il Sud e la coesione territoriale Giuseppe Provenzano a questa nuova fiscalità bisogna agganciare un piano per il Sud: asili nido, formazione per le donne da inserire in dei percorsi lavorativi, alta velocità, digitalizzazione, scuole, ospedali, tribunali, start up, agricoltura sostenibile.

(Il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano)

Un decreto del Presidente del Consiglio (dpcm) atteso entro il 20 novembre dettaglierà gli indicatori di svantaggio e le modalità di erogazione della misura di sostegno straordinaria per il periodo 2021-2029.

 

Maxi fusione di quattro BCC siciliane

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Il progetto di fusione per incorporazione delle BCC di San Biagio Platani, San Giuseppe di Mussomeli e Don Stella di Resuttano nella Bcc G. Toniolo di San Cataldo è in corso, con la benedizione della capogruppo Iccrea del GBCI (Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea) a cui aderiscono le quattro casse.

L’incorporante sarà la Bcc G. Toniolo e la nuova azienda manterrà la stessa denominazione e la stessa sede legale e amministrativa in Corso Vittorio Emanuele n.71 a San Cataldo (Cl).

C’è la delibera dei quattro CDA delle bcc interessate e si aspetta l’esito delle assemblee straordinarie dei soci che voteranno questa operazione entro la fine di settembre.

Se non ci saranno intoppi, la nuova banca opererà del primo ottobre 2020.

Sono state già attivate le comunicazioni alle Organizzazioni Sindacali come previsto dal Contratto Nazionale di lavoro delle Bcc.

La motivazione che ha spinto queste Bcc a procedere con questa fusione è dettata dall’ambizione di costituire una banca di riferimento nel territorio di operatività che possa operare con sempre maggior efficienza, con livelli di rischio contenuti e un’adeguata solidità patrimoniale.

La nuova realtà avrà 32 sportelli con 148 dipendenti (luglio 2020).

Nella comunicazione alle OO.SS., le 4 aziende hanno specificato che la fusione genererà sovrapposizioni funzionali tipiche dei processi di aggregazione ma non genererà esuberi del personale, nonostante la sovrapposizione di alcune funzioni, soprattutto di sede. Infatti, nel corso dello sviluppo del piano industriale, alcuni dipendenti andranno in quiescenza grazie anche all’adesione al piano della capogruppo per gli esodi incentivati da parte dell’incorporante Bcc G. Toniolo.

Pippo Vento dirigente Uilca del Coordinamento Bcc Sicilia, nella foto, che ha partecipato, insieme a Giuseppe Vaccarella, anche lui dirigente Uilca del Coordinamento BCC Sicilia, all’incontro con le Aziende tenutosi il 2 settembre 2020, ha dichiarato:

Pippo Vento del Coordinamento Uilca Bcc Sicilia

Questa fusione nasce per esigenze diverse delle 4 aziende coinvolte.

Naturalmente la incorporante G Toniolo di San Cataldo, ambisce a competere con le realtà più grosse del settore; ricordiamo che, dal Lazio in giù è la seconda bcc dopo, la Bcc di Roma per capitale, numero di sportelli, e personale.

La Bcc Don Stella di Resuttano è monocellulare con personale minimo (7 dipendenti) e, seppur dotata di buona patrimonializzazione, non riesce a seguire tutte le norme di compliance della capogruppo.

Anche la Bcc S. Giuseppe di Mussomeli, trovandosi ad oggi con poco personale per le quiescenze dell’ultimo periodo, si ritrova con una struttura interna non idonea a proseguire in autonomia la propria attività.

Infine c’è la Bcc S. Biagio Platani che, anche se abbastanza patrimonializzata e con una buona efficienza organizzativa, purtroppo, essendo commissariata per problemi non economici aziendali, si ritrova costretta ad aderire a questo progetto di fusione per rilanciare le proprie attività. Nell’incontro di ottobre 2019 con Iccrea, presenti tutti gli attori coinvolti, banche, ed OO.SS., come Uilca abbiamo richiesto ed ottenuto la liquidazione del premio di produttività per tutti i dipendenti della Bcc San Biagio Platani in quanto i conti aziendali erano in attivo nel 2018 ed il commissariamento non era dovuto a questioni di bilancio.

Nell’ultimo incontro del 2 settembre 2020, infatti, la Bcc G. Toniolo ha preso l’impegno a liquidare, appena concluso il processo di fusione, il premio di produttività del 2019 agli ex dipendenti della Bcc S. Biagio Platani.”

Salvatore Saporito Presidente Bcc G. Toniolo

“Questa incorporazione, come assicurato dal Presidente della G. Toniolo Salvatore Saporito, nonché Vicepresidente vicario del Gruppo Iccrea, non avrà ricadute sul personale e verranno mantenuti gli inquadramenti presenti nelle incorporate.”

 

 

Il segretario Generale Uilca Sicilia, Giuseppe Gargano, commenta così questa operazione:

“Come più volte abbiamo affermato, la Sicilia per poter ripartire ad ogni livello ha assoluto bisogno di credito. Vista la distanza dei centri decisionali dei grandi Istituti di Credito ed il progressivo abbandono  della nostra regione da parte degli stessi, si amplifica il valore delle BCC da sempre legate al territorio e capaci pertanto di rispondere alle esigenze dei siciliani. Il processo di aggregazione in atto che vede la Toniolo come banca incorporante è quindi importante, e ci rassicura la previsione di efficientamenti e razionalizzazioni in un’ottica di salvaguardia dei livelli occupazionali e delle professionalità esistenti nelle quattro banche coinvolte. Seguiremo l’evoluzione della fusione con la massima attenzione, con l’auspicio che il nuovo soggetto bancario, oltre a  rispondere alle esigenze della Sicilia in termini di erogazione del credito, riesca anche a garantire nel tempo l’inserimento di giovani nel mondo del lavoro bancario.”

Uilca Sicilia News