Nei giorni scorsi, in occasione di una riunione organizzativa regionale, i Dirigenti UILCA Intesa SanPaolo Sicilia si sono espressi a favore di Tiziano Lo Monaco per il ruolo di Coordinatore Territoriale di Uilca ISP Sicilia.
(In foto Tiziano Lo Monaco)
Tiziano Lo Monaco succede a Pippo Caravello, leader storico che continuerà comunque ad impegnarsi per la UILCA Sicilia garantendo un contributo di esperienza di alto profilo. Nella stessa occasione è stata formalizzata la nomina di Luca Baldi come Responsabile del Proselitismo Uilca in Intesa SanPaolo Sicilia. Lo rende noto il Segretario Generale UILCA Sicilia Giuseppe Gargano, secondo il quale “la valorizzazione dei giovani sindacalisti, insieme alla professionalità, alla competenza, all’impegno quotidiano, alla passione, alla sinergia tra le strutture di Coordinamento aziendali e le strutture regionali e territoriali, ed al sostegno dei sindacalisti più esperti, è imprescindibile per poter garantire le lavoratrici ed i lavoratori delle banche guardando al futuro. La squadra dei Dirigenti Uilca in Sicilia, in Intesa SanPaolo e non solo, è di altissimo livello ed è pronta ad affrontare le sfide sempre più difficili che attendono i dipendenti del settore. Sempre grazie alla Segretaria Nazionale Mariangela Verga, riferimento prezioso per il Gruppo ISP, e complimenti e buon lavoro a Tiziano, a Luca, ed a tutto il gruppo di sindacalisti UILCA ISP Sicilia”.
Nel corso di un incontro con i dirigenti sindacali Uilca della provincia di Catania, è stata ufficializzata la nomina di Riccardo Ballotta come nuovo responsabile provinciale.
Ballotta (in foto il secondo da destra, a fianco di Giuseppe Gargano Segretario Generale Uilca Sicilia, Enza Meli Segretaria Generale Uil Catania e Gino Sammarco leader storico Uilca Sicilia) uomo di grande esperienza e professionalità, curerà la riorganizzazione e il rilancio della struttura catanese. Dipendente Unicredit, dirigente sindacale da oltre vent’anni, da sempre vicino ai lavoratori, ha ricoperto all’interno dell’organizzazione molteplici ruoli. Attualmente è Segretario regionale, coordinatore territoriale Unicredit e componente dell’Esecutivo Nazionale Uilca.
(In foto i Dirigenti sindacali Uilca Catania)
“Il mio impegno principale sarà quello di costruire una squadra vincente, valorizzando al massimo le eccellenze già presenti tra i dirigenti etnei. Il mio obiettivo primario resta quello di una forte crescita organizzativa con il coinvolgimento di nuovi dirigenti sindacali, dando ampio spazio ai giovani. Lavoreremo in sinergia con la segreteria regionale, i coordinamenti aziendali, al fine di supportare nel migliore dei modi i nostri colleghi. Insieme alla Uil di Catania con la sua segretaria Enza Meli, e con tutti i servizi che la confederazione offre ai suoi iscritti, come caf e patronato, daremo ai dipendenti del credito, esattorie e assicurazioni la più ampia disponibilità per presenziare alle loro richieste.” le parole di Riccardo Ballotta a margine della sua nomina.
Conclude Enza Meli, Segretaria Generale Uil Catania, “Accogliamo con grande piacere la notizia della nuova nomina all’interno della Uilca di Catania. La confederazione Uil, da sempre al fianco delle categorie, continuerà ad esserne punto di riferimento. In un momento di grande difficoltà economica che il nostro Paese tutto e la nostra provincia stanno affrontando, il sindacato è fortemente impegnato nella tutela dei posti di lavoro nel difficilissimo periodo post covid.”
Nel segno della continuità, rieletto per acclamazione Antonio Patuelli quale Presidente dell’ABI.
A seguito delle elezioni del nuovo Consiglio di ABI, immediatamente riunitosi, Antonio Patuelli è stato rieletto presidente dell’Abi. Il Comitato Esecutivo uscente aveva proposto unitariamente questa candidatura.
L’Assemblea dell’ABI dell’8 luglio 2020, tenutasi al Palazzo dei congressi di Roma in forma privata, ha approvato, in forma straordinaria, una modifica dello Statuto, per consentirgli il quarto mandato consecutivo.
Nel nuovo statuto viene dato maggiore adozione ai sistemi audio-video conferenza per le riunioni degli Organismi interni dell’Associazione Banchieri Italiani.
L’Assemblea ha, inoltre, approvato la relazione del Direttore Generale Giovanni Sabatini sulle attività del 2019 e sugli atti connessi e conseguenti.
Il nuovo Consiglio ha eletto i nuovi Vicepresidenti ed il nuovo Comitato Esecutivo.
Sono Vicepresidenti: Alessandro Vandelli, vicario, Amministratore Delegato BPER Banca, Francesco Giordano, co-Responsabile Commercial Banking Western Europe UniCredit, Giampiero Maioli, Amministratore Delegato Crédit Agricole Italia, Corrado Sforza Fogliani Presidente Associazione Nazionale fra le Banche Popolari, Camillo Venesio Amministratore Delegato e Direttore Generale Banca del Piemonte.
Per il Comitato di Presidenza, il Comitato Esecutivo ha confermato Salvatore Poloni, Condirettore Generale Banco BPM, come Presidente del Comitato Affari Sindacali e del Lavoro (CASL) e Augusto Dell’Erba, Presidente Federcasse, Presidente del Comitato ristretto Piccole Banche.
Il Governo Musumeci ha dato il via libera al Documento di Economia e Finanza regionale 2021-2023. Il documento nasce in un contesto sfavorevole come quello causato dalla crisi che la Sicilia sta attraversando dopo la pandemia da coronavirus.
«Ci sono comunque tutte le premesse– commenta l’assessore regionale al Bilancio Gaetano Armao – perché la Sicilia possa tornare a crescere utilizzando gli investimenti europei, quelli statali e soprattutto lo strumento della fiscalità di sviluppo, ritornando a investire in infrastrutture materiali, strade e autostrade, ma anche digitale e immateriali. La Regione ha dimostrato di credere in questa prospettiva di ricostruzione – prosegue l’esponente del governo Musumeci – a partire dalle ingenti risorse convogliate dalla legge di stabilità per il 2020 e dal pieno impiego delle risorse europee. Sono state adottate misure volte a sostenere le famiglie indigenti, le imprese fragili sul piano finanziario e che necessitano di fondo perduto o prive di merito bancario e in quanto tale escluse dalle misure statali. Ci vuole uno sforzo straordinario per ripensare il futuro della nostra Regione – conclude Armao – dopo la crisi, uno sforzo che unisca le migliori energie, l’innovazione, la resilienza, la capacità di credere in un futuro che tragga forza da un passato straordinario, come sempre la Sicilia ha dimostrato di saper fare, con i suoi valori, con un’inappagata voglia di riscatto».
Diversi i punti salienti del Defr: l’approvazione ministeriale delle Zone Economiche Speciali (ZES) che consentono nuovi insediamenti produttivi su circa 5.600 mila ettari della Sicilia, tra aree portuali, retroportuali e aree di sviluppo industriale. Le ZES serviranno ad attrarre in Sicilia capitali, attività, persone, lavoro e nuove imprese per lo sviluppo. Esse godranno di notevoli incentivi fiscali, credito d’imposta per gli investimenti fino a 50 milioni di euro e di un consistente regime di semplificazioni stabilite da appositi protocolli e convenzioni.
Per il turismo nel corso del triennio 2021-2023, è prevista l’adozione di un’immagine unica e coordinata che contribuisca all’obiettivo strategico di rafforzamento del brand Sicilia. L’attività riguarderà in particolare la valorizzazione dei Siti Unesco, siti monumentali e archeologici, Parchi e Riserve, Borghi.
Nel settore delle infrastrutture, le opere strategiche da realizzarsi nel territorio della Regione siciliana sono definite nel Piano integrato delle infrastrutture e della mobilità (Piim) approvato nel 2017, che definisce la strategia comunitaria per i trasporti, prevedendo un’unica rete centrale “core” per tutti i nodi di trasporto da realizzare entro il 2030.
In materia urbanistica è stato predisposto dal Governo un disegno di legge che intende riformare l’attuale normativa per incentivare lo sviluppo del territorio senza ulteriore consumo di suolo, puntando sulla riqualificazione dell’esistente e promuovendo le iniziative volte alla tutela del rischio sismico ed idrogeologico.
La gestione dei rifiuti urbani in Sicilia è dopo molti anni organizzata in modo ordinario e non più emergenziale. Il nuovo Piano regionale dei rifiuti, in applicazione e nel rispetto delle nuove direttive comunitarie, ha come obiettivi: la prevenzione e il riutilizzo dei rifiuti; il trattamento in modo ecologicamente corretto; il recupero e il riciclaggio; lo smaltimento come ipotesi residuale.
Per la scuola è stato previsto un piano triennale di riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici, secondo criteri di programmazione che, in vista della regolare ripresa delle attività didattiche, tengano anche conto delle necessità di contenimento dei rischi di contagio da COVID 19. Le iniziative del governo regionale in materia di istruzione riguardano anche le scuole paritarie, mentre nelle scuole superiori si rafforzeranno le azioni di apprendistato e di orientamento al lavoro.
Infine, si parla di Agenda digitale. Nel Defr 2021-2023, si punta al miglioramento dell’offerta di servizi digitali al territorio, per favorire e portare a compimento i processi di trasformazione digitale già avviati sia nella pubblica amministrazione regionale e locale, che nella società civile e nelle imprese.
Dopo sei anni di mandato come Segretario Generale della Uil, Carmelo Barbagallo lascia ed indica come suo successore l’attuale Segretario Generale aggiunto, Pierpaolo Bombardieri.
L’Esecutivo Nazionale della Uil, il 25/06/2020, ha approvato all’unanimità la proposta di Barbagallo per la sua successione.
Manca il voto del Consiglio Nazionale Uil per la definitiva consacrazione di Bombardieri.
Barbagallo iniziò a lavorare all’età di otto anni.
Come amava ricordare nei suoi interventi, ebbe, al suo attivo, anche il lavoro minorile, lavoro in nero e, successivamente, esperienze in tante categorie diverse, dal commercio per poi finire alla Fiat dove iniziò anche la sua attività di sindacalista, forte del suo percorso di lavoratore in tante settori.
Divenne delegato di fabbrica alla Fiat per la Uil per poi passare alla guida dei metalmeccanici di Palermo e da lì essere chiamato a guidare la Uil Regionale Siciliana.
Nel 2000 diventò Segretario Organizzativo della Uil Nazionale e, nell’ aprile del 2014 prese il posto di Luigi Angeletti come Segretario Generale.
Il suo successore, Pierpaolo Bombardieri, è anche lui di origini meridionali.
Infatti, nato 56 anni or sono a Marina di Gioiosa Ionica in provincia di Reggio Calabria, conseguì una laurea in Scienze politiche all’Università di Messina e di lì a poco iniziò il suo attivismo sindacale nella Uil giovani di cui diventerà Segretario Generale nei primi anni novanta.
Segretario Uil di Roma e Lazio per l’Università e Ricerca, diventerà Segretario Organizzativo della Uil Regionale del Lazio
Nel 2014, Barbagallo lo chiamò a fare il Segretario Organizzativo della Uil Nazionale e poi, nel 2019 verrà eletto Segretario Generale aggiunto in confederazione.
Alla presenza di Rosario Mingoia Segretario Responsabile Uilca Unicredit Banca e di Sergio La Rosa Segretario Provinciale Uilca Ragusa- Siracusa, è stato eletto nel pomeriggio di ieri il nuovo segretario Rsa Uilca Unicredit Siracusa, Nino Cardillo. Prenderà il posto di Danilo Garofalo, al quale sono andati i ringraziamenti dei presenti per il lavoro finora svolto e che rimarrà dirigente sindacale all’interno del gruppo Unicredit aretuseo.
“In un mondo del lavoro in veloce trasformazione e con molte incertezze, vogliamo dare forza ai valori fondamentali della solidarietà, lealtà e trasparenza. L’ascolto di ogni singolo lavoratore, in un contesto di crisi sociale e finanziaria, consente di essere presenti e coerenti alle necessità di chi offre sacrificio ed impegno nel contesto lavorativo e permette un confronto ed una rappresentazione più coerente alle esigenze del mondo del lavoro. I lavoratori del Credito in particolare stanno attraversando un momento di particolare tensione, in un contesto di trasformazione rapida e che stravolge i contesti; il nostro impegno come Uilca sul territorio, è il sostegno e la promozione di interventi nuovi, per garantire nel presente e per il futuro sicurezza, sostenibilità e tutela, per i lavoratori, per i clienti, e per il sistema economico e finanziario del territorio.” ha dichiarato Nino Cardillo dopo la sua elezione.
In sintesi l’intervento di Sergio La Rosa durante i lavori “Oggi gli iscritti e le iscritte della Uilca Unicredit di Siracusa hanno eletto, nel segno della continuità, quale rsa Nino Cardillo già Direttore della Filiale di Siracusa Archimede. Stimato e conosciuto dirigente Uilca seguirà i lavoratori e le lavoratrici in un momento particolarmente difficile sia per il ruolo che oggi i Bancari rivestono nel contesto sociale che nella loro rapida evoluzione ad adattarsi a modalità nuove di lavoro. La crescita organizzativa della Uilca in provincia di Siracusa conferma la vitalità e la fiducia che i lavoratori attribuiscono ai suoi dirigenti ed oggi essa è il primo sindacato di riferimento fra i con federati sia in provincia di Siracusa che in Sicilia.”
“I nostri colleghi continuano a vivere momenti di grandi difficoltà, spesso a causa della totale incapacità di un management che sconosce la realtà. A Siracusa vi è stata sempre una grande vivacità sindacale e nel ringraziare Danilo Garofalo per l’attività fin qui svolta auguro a Nino Cardillo un buon lavoro con la certezza che saprà mettere a disposizione dei nostri colleghi le sue capacità e la sua storia professionale “ ha concluso Rosario Mingoia.
Anche quest’anno, ma con modalità diverse dalla consuete, è stato presentato a Palermo il Report annuale della Banca d’Italia sull’economia della Sicilia. La presentazione del rapporto è stata trasmessa in diretta video sul canale YouTube della Banca d’Italia. Ciò che ne è emerso è una situazione stagnante dell’economia siciliana, come confermato dalle stime di Prometeia relative al 2019. L’arrivo in Italia della pandemia da corona virus ad inizio 2020 e il successivo lock down, hanno messo in grande difficoltà il sistema economico della nostra Regione. Le misure di distanziamento sociale e la chiusura parziale delle attività nei mesi di marzo e aprile hanno avuto pesanti ripercussioni sull’attività economica nazionale e regionale. Secondo il report, nella prima parte del 2020 l’attività produttiva ha subito una contrazione significativa a causa del diffondersi della pandemia. Le imprese hanno fronteggiato un drastico calo della domanda interna, che ha determinato una marcata riduzione dei ricavi attesi, soprattutto nel comparto dei servizi privati non finanziari. “Centronord e Centrosud stanno vivendo la crisi post pandemica in modo completamente diverso, com’era inevitabile che fosse, perché le due realtà economiche hanno connotati, strutture e morfologie totalmente diverse. Una cosa è chiudere un’azienda che produce ceramiche e che all’indomani della riapertura può ripartire, un’altra è riaprire un albergo dopo il lockdown. Purtroppo, adesso dobbiamo avere un approccio molto cauto, perché non possiamo prevedere quali saranno gli effetti nel prossimo inverno e cosa ci riserverà il futuro”. Così il vicepresidente della Regione siciliana e assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, intervenuto alla presentazione del report 2019 di Bankitalia sull’Economia siciliana e gli effetti post Covid. “A livello centrale si è scelto di usare misure uguali per un Paese diviso.”
Per quanto riguarda le famiglie, dal punto di vista finanziario risulterebbero più resistenti alla congiuntura sfavorevole rispetto ai precedenti episodi di crisi. Ma la regione Sicilia continua a caratterizzarsi per un livello di reddito inferiore alla media italiana e per una più ampia disparità nella sua distribuzione. Ma a far soffrire di più le famiglie è la crisi occupazionale, inasprita dall’attuale emergenza sanitaria. Nella prima parte del 2020 il mercato del lavoro ha risentito del progressivo rallentamento dell’attività economica e della sospensione di alcune attività non essenziali disposta per il contenimento della pandemia: i dati amministrativi sulle comunicazioni obbligatorie evidenziano un forte calo delle assunzioni nei mesi di marzo e aprile. La disuguaglianza dei redditi da lavoro, aumentata a seguito delle precedenti crisi, rimane elevata a causa del persistere di una maggiore incidenza di nuclei attivi senza reddito da lavoro. La quota di famiglie in povertà assoluta in Sicilia è maggiore rispetto alla media italiana, e rischia di aumentare ulteriormente a seguito degli impatti dell’emergenza sanitaria, nonostante le misure di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito messe in atto sul territorio. “Sono tre le direzioni su cui puntare per affrontare la crisi post pandemica: gli investimenti sul digitale, in infrastrutture e beni culturali, il sostegno alle imprese e alle famiglie mediante incentivi a fondo perduto e le riforme” ha concluso Armao.
Giuseppe Gargano, Segretario Generale della Uilca Uil Sicilia, il sindacato che rappresenta i lavoratori del Credito, delle Assicurazioni e della Riscossione, è intervenuto al Consiglio Regionale Sicilia della Uil del 19/06/2020.
“Anche in piena emergenza Covid-19 le banche non hanno mai chiuso in quanto svolgono un servizio essenziale, come il sindacato. Ciò confligge con il processo inesorabile di desertificazione degli sportelli bancari e con l’assenza di agenzie in più di cento comuni siciliani che concretizza un drammatico assist all’usura.”
Continuando il suo intervento, Giuseppe Gargano ha voluto rendere merito all’impegno di tutti gli operatori del settore in questi mesi di emergenza sanitaria.
“Nonostante i 16 bancari morti di coronavirus, i più di mille contagiati in Italia, ed i più di 100 picchiati a causa delle farraginose procedure per attuare i processi innescati dai decreti del presidente del consiglio, ed anche in Sicilia le aggressioni e le tensioni non sono mancate, i bancari non sono stati mai citati dagli attori istituzionali. Io oggi voglio dare merito ai bancari, agli assicurativi ed alle lavoratrici ed ai lavoratori di Riscossione Sicilia.”
Il Segretario della Uilca Sicilia ha poi commentato gli ultimi piani industriali delle aziende di credito:
“La definizione “Piano Industriale” sembrerebbe sottintendere una pianificazione di ampio respiro mirata alla progettualità, alla crescita, allo sviluppo. Invece, per chiarezza, i Piani Industriali delle banche sono dei veri e propri piani criminali che raccontano soltanto di chiusure di agenzie, di abbandono dei territori, di riduzione dei costi del personale. I banchieri devono invertire questa tendenza devastante e criminale, perché senza credito è impossibile parlare di sviluppo.”
Proseguendo nel suo intervento, Gargano ha evidenziato l’importanza ed il ruolo fondamentale per il rilancio dell’economia isolana degli Enti regionali IRCAC, CRIAS e la partecipata 100% IRFIS Finsicilia, preposti al finanziamento delle attività produttive in Sicilia. Questo dopo la notizia arrivata dalle OO.SS. di CRIAS secondo la quale, il plafond per le imprese di otto milioni è stato esaurito in mezz’ora.
Commentando positivamente la notizia del piano di assunzioni in IRFIS Finsicilia che prevede l’arruolamento di quattro quadri direttivi e di dodici giovani con competenze specialistiche, ha evidenziato che le necessità operative dell’Azienda esigerebbero un incremento maggiore dell’organico.
Il Segretario Generale della Uilca Uil Sicilia ha anche stigmatizzato lo spostamento dell’asse politico-istituzionale verso la Sicilia Orientale, dove sono state fatte le scelte di governance delle società ed ha concluso: “Chiediamo al Governo Regionale di programmare interventi e scelte di professionalità mirate ed improntate ad una crescita omogenea in tutta la Sicilia, che potrà portare benefici in termini di sviluppo oltre che di occupazione. La Sicilia – conclude – ha sete di credito e di lavoro, ed occorre il massimo impegno da parte di tutti gli attori della politica e dell’economia siciliana.”
Claudio Barone, Segretario Generale Uil Sicilia, ha puntualizzato la necessità di investire sulla qualità delle strutture dell’Irfis:
“Si ritiene che in questa fase la capacità di rendere effettivamente disponibile la liquidità per il sistema delle imprese sia essenziale per la Sicilia che non è stata particolarmente colpita dalla pandemia, ma gravemente danneggiata dalla conseguente crisi. Per questo bisogna puntare alla qualità delle strutture dell’ Irfis per fronteggiare nel minor tempo possibile le richieste di accesso al credito in un momento così delicato per il tessuto imprenditoriale siciliano”
Venerdì 12 giugno alla presenza del Segretario Generale della Uil Carmelo Barbagallo , del Segretario Generale Uil Sicilia Claudio Barone e della Segretaria Organizzativa Uil Sicilia Luisella Lionti è stata inaugurata la nuova sede Uil di Ragusa nella centrale via Natalelli.
Dopo la benedizione, il Commissario straordinario Ragusa – Siracusa -Gela Luisella Lionti ha tagliato il nastro dei nuovi e rinnovati locali dove saranno presenti oltre alle sedi di tutte le categorie anche gli uffici di Caf e Patronato al servizio dei cittadini.
“Una nuova sede per accogliere tutte le categorie che in sinergia lavorano e collaborano tra loro– ha dichiarato la Lionti- per il rilancio del territorio. Un territorio quello siciliano provato profondamente dalla crisi economica e sociale che il covid porta con sé. Sarà sempre più necessaria una collaborazione tra parti sociali ed istituzioni per il rilancio della nostra Sicilia”
Grande soddisfazione anche per Barone “Una scommessa vinta quella di Ragusa- ha dichiarato– abbiamo dato dimostrazione tutti insieme di come un grande gruppo di dirigenti sindacali possa essere in grado di rinnovarsi, al di là dell’età anagrafica”.
Numerosi i dirigenti sindacali Uil venuti da tutta la Sicilia. Per la Uilca Sicilia erano presenti Sergio La Rosa, Segretario provinciale Uilca Ragusa-Siracusa nonché uno dei vicecommissari della Uil Ragusa-Siracusa-Gela, Gino Sammarco Presidente Caf Uil Sicilia e storico leader sindacale della Uilca Sicilia e molti altri rappresentanti della categoria arrivati da tutto il territorio.
Carmelo Barbagallo, siciliano di Termini Imerese e da sempre in prima linea per la tutela dei lavoratori delle zone più disagiate del Mezzogiorno ha dichiarato ai giornalisti “Bisogna avere il sostegno dello Stato e fare investimenti pubblici e privati per rilanciare l’economia e mettere i cittadini siciliani in condizione di non dover sottostare alle mafie”
Sembra assurdo e quasi impossibile ma, appena conclusa la drammatica fase di “chiusura totale” e di rigido distanziamento fisico imposto dalla pandemia Covid-19, sono deflagrate con una violenza inaudita le pressioni commerciali.
I sedici decessi di lavoratori bancari ed i più di mille contagiati nel settore a livello nazionale non hanno ricondotto i vertici aziendali alla ragione.
Quegli stessi Top Manager che erano spariti dalla circolazione, quegli stessi “fantasmi” che si erano eclissati e non hanno neanche immaginato di scendere tra le lavoratrici ed i lavoratori nella fase più critica, comandanti mai saliti sulla nave, sono riapparsi come sciacalli puntando con cinismo ai “numeri”, ai risultati, agli obiettivi commerciali, privi di ogni buon senso e sensibilità.
È il dato che drammaticamente emerge in quasi tutte le aziende del nostro settore in Sicilia.
Tali fantasmi, per di più, quando vengono interessati dalle OO.SS. aziendali in merito ai diffusi episodi di pressioni commerciali, sembrano quasi cadere dalle nuvole, si fingono inconsapevoli e quindi incolpevoli promettendo interventi correttivi nei confronti di chi – a loro dire – infiammato dal sacro fuoco delle vendite a volte esagera per passione.
Ciò che ancor di più preoccupa è l’ambiguità di chi dovrebbe conoscere bene la situazione, e dovrebbe quindi spiegarci com’è possibile in tale fase spingere verso nuovi investimenti mentre i mercati crollano con conseguenti perdite sui fondi comuni e su ogni altra forma di investimento.
E sarà forse per una perversa passione che le pressioni si manifestano talvolta travestite da “impegno sociale”, o vengono poi seguite da minacce sul mantenimento dei ruoli aziendali o addirittura del posto di lavoro.
Noi sappiamo che gli Area Manager, i Direttori o Coordinatori Commerciali, ed a caduta i Responsabili delle funzioni commerciali ad ogni livello subiscono anch’essi pressioni, ma a pagarne le conseguenze sono sempre le lavoratrici ed i lavoratori in prima linea.
Le lavoratrici ed i lavoratori di rete in questo periodo drammatico sono stati oberati da tutta una serie di attività straordinarie, tra cui la gestione della emergenza sanitaria, la gestione del personale, i processi delle pratiche ex decreto liquidità e decreto rilancio, ed è pazzesco rilevare anche tali richieste così pressanti di risultati commerciali.
Un’ulteriore preoccupazione è connessa ai rischi a cui sono esposti i lavoratori, e non accetteremo e denunceremo in ogni sede opportuna le contestazioni disciplinari che dovessero derivare dalle spasmodiche attività imposte in questo difficile periodo.
Di fronte a tanta avidità, a tanto cinismo, occorre trovare deterrenti adeguati.
Da oggi diamo l’indicazione a tutte le strutture UILCA siciliane di fare i nomi di chi esercita “violenze commerciali”, ed invitiamo ancora i lavoratori a segnalarci ogni episodio, ed allora potremo forse riuscire a risalire ai veri responsabili ed a dare un volto a tali vessatori e vigliacchi fantasmi.
Nessuno ci venga poi a parlare della reputazione delle banche, perché i primi ad essere interessati dovrebbero essere proprio i banchieri, ed a tal fine dovrebbero preoccuparsi innanzitutto di tenere comportamenti corretti.
Per noi sono prioritarie la salute e la reputazione delle lavoratrici e dei lavoratori, e pretendiamo da parte dei vertici aziendali una netta ed immediata inversione di tendenza.
E’ finito il tempo delle parole, ora si passa ai fatti.
Il Segretario Generale UILCA Sicilia – Giuseppe Gargano