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Consiglio Provinciale Uilca Catania: Enrico Maugeri (Bnl) nuovo tesoriere

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Si è tenuto ieri presso la sede della Uil Catania il Consiglio Provinciale della Uilca Catania alla presenza del Segretario generale della Uilca Sicilia Giuseppe Gargano e del Responsabile della Commissione Nazionale Proselitismo Gino Sammarco.
Il Consiglio, a seguito delle dimissioni del tesoriere Angelo Macaluso ha eletto all’unanimità Enrico Maugeri, dirigente sindacale in Bnl come nuovo tesoriere della Uilca Catania.
Diversi i temi trattati durante il Consiglio, che ha visto la partecipazione di molti dirigenti sindacali del territorio etneo in rappresentanza sia del mondo del credito che degli esattoriali.
Al centro del dibattito la nuova piattaforma per il rinnovo del CCNL, che è stata illustrata dal Segretario Generale Uilca Sicilia Giuseppe Gargano: “c’è molta Uilca in questa piattaforma e c’è molta Uilca Sicilia” ha commentato Gargano “soprattutto sugli aspetti relativi alle sanzioni disciplinari e al Foc”.

Consiglio Provinciale Uilca Catania

Sul tema sanzioni disciplinari la piattaforma propone numerose modifiche a tutela dei lavoratori, che vanno dalle tempistiche raddoppiate per la difesa, all’assunzione della responsabilità d’impresa sulle aziende e non più a carico dei lavoratori.
Le proposte riguardanti il Foc guardano ad una maggiore attenzione al meridione e alla Sicilia, istanze che la Uica Sicilia porta avanti da tempo: blindare un numero garantito di assunzioni al sud e incentivare le aziende che realizzano presidi operativi nelle aree “depresse” del Paese, in considerazione del medesimo contributo che i lavoratori del meridione danno ogni anno al Fondo per l’occupazione.

Alla presenza di Sammarco si è affrontato anche il tema del proselitismo: motore di crescita sindacale. La struttura della Uilca Catania con il suo Segretario Generale Alessandro Cavallaro ha visto crescere il numero di iscritti anche durante l’ultimo anno, un incremento nonostante il crescente numero di esodi che interessano i maggiori gruppi bancari del capoluogo etneo.

BCC San Biagio Platani in Amministrazione Straordinaria

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“Il 15 settembre 1902 è la data di costituzione della “CASSA RURALE CATTOLICA DI PRESTITI” di San Biagio Platani: così appare nello “Statuto” a rogito del Notaio Francesco Veniero in Casteltermini.”

E’ quanto si può leggere nella pagina web dell’Istituto bancario,  in amministrazione straordinaria   con provvedimento della Banca d’Italia del 26 marzo scorso.

Con lo stesso provvedimento sono stati sciolti gli organismi con funzioni di amministrazione e di controllo e nominati gli Amministratori straordinari.

“L’anima di questa impresa sociale fu il Sac. Don Alfonso Roccaforte… Fu Don Alfonso Roccaforte a scegliere e riunire i soci fra i paesani più vicini alla chiesa e fra quelli che più sentivano la necessità di un inserimento capillare della povera gente nella realtà sociale.”

E dopo oltre 100 anni di attività, con la presenza nella provincia di Agrigento di sei sportelli e circa 25 dipendenti la BCC San Biagio, risulta dall’analisi degli ultimi bilanci, con i conti in ordine.

Ci vorrà del tempo per capire se si profilerà un’aggregazione con altra banca siciliana o se la crisi della “governance” sarà  passeggera. Queste, di solito, le strade percorse dai soggetti bancari sottoposti a questa procedura da Banca d’Italia.

Pippo Vento

“Riteniamo che non esisteranno tensioni occupazionali – dichiara Pippo Vento del coordinamento BCC Uilca Sicilia – e  neanche problemi di mobilità, come verificatosi in recenti casi nei quali si è applicato l’art. 22 del CCNL. Ma vigileremo e saremo accanto ai colleghi della San Biagio pronti ad agire a tutti i livelli se interventi esterni proveranno a ledere i loro diritti”

Il precedente CdA, in ottemperanza delle disposizioni della legge 86 dell’8 aprile 2016 (Riforma del Credito Cooperativo), aveva deliberato, di recente, l’adesione al Gruppo bancario ICCREA.

Rinnovo CCNL bancari – Al via le assemblee

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Segretario Responsabile del Coordinamento Nazionale Unicredit spa

Dal prossimo 18 aprile, con quella di Palermo, inizieranno le assemblee unitarie dei dipendenti delle aziende di credito in Sicilia. Negli altri territori le assemblee si svolgeranno dal 6 al 17 maggio presso tutti  i capoluoghi di provincia siciliani.

I delegati delle segreterie territoriali, regionali e nazionali, illustreranno la piattaforma e risponderanno ai quesiti dei bancari (nella foto Rosario Mingoia- Segretario Responsabile del Coordinamento Naizonale Uilca in Unicredit Spa –  per la Uilca a Palermo). Le date degli incontri saranno comunicate a tutti i lavoratori dalle strutture di pertinenza.

Un’occasione importante per capire cosa le OO.SS. chiederanno all’ABI sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista normativo.

“Un contratto da conquistare per valorizzare il ruolo dei bancari per il rilancio del settore del credito, quali fattori centrali per lo sviluppo del Paese, la tutela del risparmio e della clientela, la crescita occupazionale e l’inclusività sociale”

Questo è l’ambizioso slogan di presentazione della piattaforma che si propone di dare il riconoscimento economico ai bancari che in questi anni hanno sostenuto sacrifici derivanti da fusioni e riorganizzazioni aziendali  ed hanno fatto fronte, talvolta,  anche al calo “reputazionale” delle aziende. Si chiederanno € 200,00 a regime; ma anche l’aumento del 10% delle voci indennitarie e modali,  l’annullamento del gap per il salario di ingresso e l’aumento dei buoni pasto previsti dal CCNL. Inoltre, non secondi per importanza, dei miglioramenti della parte normativa quali, nell’ottica di incentivare le assunzioni delle banche nel meridione, il raddoppio del contributo del FOC (Fondo per l’occupazione giovanile – alimentato dei dipendenti e dalle aziende).

Inoltre regole più stringenti per le banche nel caso di cessioni di rami d’azienda per dare maggiori garanzie ai dipendenti coinvolti: sarà importante mantenere sotto l’ombrello del CCNL del Credito, ovvero nella stessa area contrattuale, queste lavorazioni.

Altro punto qualificante sarà quello riguardante i provvedimenti disciplinari. La richiesta inserita in piattaforma è di raddoppiare i tempi di risposta per impostare la memoria difensiva, da 5 a 10 giorni, ed avere oltre che accesso, anche copia dei documenti ai quali si riferisce il procedimento.

In caso di responsabilità civile verso terzi sarà opportuno, secondo le OO.SS., evitare ai lavoratori il rischio patrimoniale  del quale dovrebbe farsi carico  l’Azienda. Sempre nella parte normativa, è prevista l’individuazione di nuove figure professionali che l’evoluzione del sistema del credito e la sua riorganizzazione produce, prevedendo opportuni  percorsi formativi.

E per quanto riguarda i nuovi competitors nella finanza e nel credito, opportuna la costituzione di una cabina di regia comune tra OO.SS e ABI per gestire le problematiche rinvenienti da queste nuove forme di concorrenza, cercando di prevenire eventuali tensioni occupazionali.

E’ un importante momento di partecipazione in cui i bancari sono chiamati a sentire gli approfondimenti sugli scenari politici ed economici di settore per poi poter esprimere il proprio gradimento sul lavoro svolto  dalle tre commissioni istituite dalle OO.SS. nazionali.

Se l’esito delle consultazioni con i lavoratori in tutta Italia sarà positivo –  le OO.SS. hanno l’obbligo di certificare il voto – da fine maggio 2019 potrà essere presentata la piattaforma di rivendicazioni all’ABI e, quindi, inizieranno le trattative, tutt’altro che in discesa.

Sammarco Uilca: A causa della recessione sempre meno banche e bancari anche in Sicilia

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Come ogni anno l’ufficio studi della Banca D’Italia pubblica il bollettino nazionale sull’articolazione territoriale delle banche. Quello che ne emerge è un dato in continua contrazione.
“In Italia nel 2017 esistevano 27.374 sportelli bancari, a fine 2018 erano 25.404, ben 1.970 in meno. I lavoratori bancari, che a fine 2017 erano 286.222, a fine 2018 raggiungevano i 278.204, con una flessione di 8.018 unità, frutto di licenziamenti, pensionamenti anticipati ed esodi per così dire volontari.” A dirlo è Gino Sammarco, storico dirigente della Uilca Sicilia, che pone anche l’attenzione sui dati relativi alla Sicilia:
“In Sicilia a fine 2018 resistevano 1.273 sportelli bancari ben 143 in meno del 2017 quando erano 1.416. Si contano anche 700 lavoratori in meno in un anno poiché si è passati dai 10.971 del 2017 ai 10.271 di fine 2018.
In particolare a Palermo i bancari sono passati dai 3.218 del 2018 ai 2.840 del 2017, a Catania erano nel 2017 2.265 e nel 2018 soltanto 2.181, a Messina una flessione di 76 unità, a Trapani meno 77, ad Agrigento meno 29, a Caltanissetta meno 30, a Enna meno 15, a Ragusa meno 30 ed a Siracusa meno 40, soltanto in un anno senza confrontare questi numeri con quelli di 10 o anche 5 anni fa.”
Questa perdita di posti di lavoro, in una terra come quella siciliana che vede le sue province tra quelle con i maggiori tassi di disoccupazione in Italia, aggrava una situazione di disagio economico e sociale.
L’abbandono da parte delle banche di molti territori, oltre 100 comuni siciliani sono rimasti senza neanche uno sportello bancario, fa sì che le famiglie e le imprese siano costrette a rivolgersi a “finanziarie improvvisate” o di dubbia natura.
“La politica del credito in Sicilia -conclude Sammarco- è stata sempre decisa al nord, ma i licenziamenti e le mancate assunzioni restano sulle spalle dei lavoratori e delle famiglie siciliane”.

Giuseppe Bilanzuoli – “Salario ma non solo”. Diritti e tutele nella piattaforma di rinnovo del CCNL.

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Intervista al Segretario Nazionale della Uilca, Giuseppe Bilanzuoli, sulla piattaforma di rinnovo del CCNL del Credito.

Consiglio Nazionale Creval a Palermo – Intervista a Maurizio Timaco

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Si è svolto a Palermo il 29 marzo 2019, il Consiglio Nazionale del Coordinamento di Creval. Maurizio Timaco, Segretario Responsabile del Coordinamento Nazionale Uilca di Creval ci ha rilasciato un’intervista.

 

Consiglio Regionale Uilca Sicilia. Rinnovo CCNL, FOC e Sud

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Intervista a Massimo Masi durante i lavori del Consiglio Regionale Uilca Sicilia.

Consiglio Regionale Sicilia: Rinnovo CCNL, Foc e Sud

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Oggi il Segretario Generale della Uilca Massimo Masi si trova a Palermo per il Consiglio Regionale della Sicilia.

Nel suo intervento Masi dopo aver commentato la innovatività della Piattaforma che tratta sia i problemi della categoria che il rilancio del settore del Credito e la tutela del risparmio e della clientela, si è soffermato su come la ripresa dell’ Italia passi necessariamente dai territori del Sud.Abbandonare la clientela, le Lavoratrici e i Lavoratori e abbandonare certe zone del Paese, soprattutto al Sud, equivale a consegnare la gestione dei risparmi degli onesti cittadini alla malavita, con il rischio di aumentare l’usura già oggi persistente, oltre ad aumentare l’insoddisfazione e il disagio della clientela”.

Il Governo nazionale e i presidenti delle regioni meridionali dovrebbero preoccuparsi dei territori del Sud e dei processi di “desertificazione bancaria”. Come avevamo già detto al nostro Congresso esistono problemi morali, economici e di sicurezza sociale ogni qualvolta un Paese rimane senza uno sportello bancario e postale improvvisamente, e non solo al Sud, si aprono finanziarie con tutti i i problemi che ne conseguono. Serve un intervento del Governo, nonostante la presenza di un Fondo per l’occupazione che ha consentito l’assunzione di circa 21mila giovani, anche al Sud. C’è ancora molto da fare, visto che in Sicilia la disoccupazione giovanile supera il 60%.” Inoltre vogliamo chiedere alle banche di portare lavorazioni qualificanti nelle zone del meridione, evitando un ulteriore penalizzazione sulla professionalità degli addetti”. Le parole del Segretario Generale Uilca.

Masi ha sottolineato come nei territori Siciliani si siano persi circa 2.300 posti di lavoro (esattamente 2.308), con la chiusura di 291 sportelli negli ultimi sei anni, oltre alla chiusura di una decina di filiali di banche di credito cooperativo. In molti comuni dell’Isola non esiste più uno sportello bancario. Per questo la Uilca continua a sollevare la questione meridionale e chiede di aprire un confronto con il governo regionale e con le altre parti sociali per riportare all’ordine del giorno le tematiche del credito in Sicilia.

“Saremo dalla parte delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Sud anche con una la presenza fisica della Segreteria Nazionale. Stiamo infatti organizzando i nostri Esecutivi Nazionali nei territori del Sud Italia. -conclude Masi- Non abbiamo nessuna intenzione di indietreggiare sulle nostre posizioni nei confronti di una politica cieca che da anni non investe e che si dimentica di territori che meritano di essere valorizzati.

L’Addetta Stampa

                                            Valentina Bombardieri

Approvata la Piattaforma unitaria Ccnl credito – Presentazione a Palermo venerdì.

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La classe dirigente della  Uilca Sicilia si riunirà a Palermo la mattina del 22 Marzo presso i locali del Cral Banco di Sicilia, in via Rosolino Pilo, per la presentazione della piattaforma per il rinnovo del contratto del credito, alla presenza del Segretario Generale UILCA Massimo Masi e del Segretario Generale UIL Sicilia Claudio Barone.

 

La piattaforma è stata presentata nei giorni scorsi a Roma durante i lavori del Consiglio Nazionale Uilca, dal Segretario nazionale Giuseppe Bilanzuoli (in foto) ed approvata all’unanimità.

 

(L’approvazione della piattaforma contrattuale)

 

La proposta unitaria sottoscritta da tutte le sigle sindacali di categoria, verrà presentata all’Abi, solo dopo l’approvazione in tutte le strutture territoriali e le assemblee dei lavoratori che inizieranno a partire dal 2 aprile.

Durante i lavori del consiglio sono state illustrate le principali novità che la piattaforma vuole apportare all’attuale contratto: un aumento salariale medio di 200 euro lordi mensili, l’estensione dell’area contrattuale a nuove o preesistenti figure professionali operanti nel settore,  una maggiore attenzione agli impatti della digitalizzazione sul lavoro e il diritto alla disconnessione.

Resta confermato il  rafforzamento del Foc, il fondo per l’occupazione che ha permesso al sistema (in crisi) di continuare ad assumere (quasi ventimila nuovi ingressi nel mondo del lavoro bancario negli ultimi 7 anni). Proprio sul Foc si concentra la rinnovata “Questione meridionale” perché se è vero che le banche assumono lo fanno quasi sempre al nord. Nella proposta della piattaforma si vogliono incentivare le aziende del credito che dirotteranno le loro assunzioni verso il sud e le isole, prevedendo anche una effettiva realizzazione di presidi operativi in queste aree.Una particolare attenzione ai diritti dei lavoratori in caso di provvedimenti disciplinari, in costante aumento in questi anni di crisi economico e bancaria.Politiche di genere volte ad eliminare ogni sorta di discriminazione e tutela della genitorialità. Questi solo alcuni dei principali temi affrontati nella piattaforma.

Si tratta di una piattaforma, , che guarda al rilancio del settore del credito, attraverso il quale passa lo sviluppo dell’intero Paese, con una particolare attenzione alla tutela non solo dei lavoratori ma anche dei clienti e del risparmio.

Npl e Pmi: finalmente una presa di coscienza del problema

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Comunicato Stampa del segretario generale Uilca – Massimo Masi

Successivamente alle diverse prese di posizione da parte dei media riguardo lo smaltimento rapido da parte di molte banche del credito deteriorato, ovvero dei
cd. unlikely to pay, (Utp), ciò quei crediti per i quali la banca giudichi improbabile che, senza il ricorso ad azioni quali l’escussione delle garanzie, il debitore
adempia integralmente alle sue obbligazioni creditizie soprattutto nei riguardi delle piccole e medie imprese, la Uilca registra con soddisfazione una presa di
coscienza del problema, che il Sindacato ha denunciato già mesi fa.
“La cessione degli NPL rischia di mettere in ginocchio le piccole medie imprese, la fascia più presente nel mercato italiano, dalle quali le banche si erano
allontanate per operare con le grandi imprese. Non si può pensare di applicare lo smaltimento rapido dei crediti deteriorati senza una attenta e precisa visione complessiva del problema”. Il commento del segretario generale Uilca Massimo Masi.
La Uilca continua ad affermare a gran voce che questo sistema rischia di mettere in crisi una intera economia, perché si corre il rischio di far fallire e chiudere aziende che attraversano momenti di crisi comportando perciò problemi anche sull’occupazione. Perplessità e pericoli riscontrati nell’ipotesi di piano industriale di Carige. “Questa politica – continua Masi- determinerà, quasi certamente, che a pagare tali maggiori costi sarà proprio il mondo del lavoro, in quanto si cercherà di comprimerne ulteriormente il costo per recuperare velocemente la redditività. La Uilca insieme alla Uil è pronta a schierarsi a tutela delle Lavoratrici e dei Lavoratori per garantire una stabile occupazione” –ribadisce Masi. “Motivi per i quali la Uilca, insieme agli altri Sindacati, chiederà di inserire nel rinnovo del Contratto del Credito per la lavorazione dei crediti deteriorati norme stringenti. Condanniamo inoltre la politica della BCE, che continua a pressare le banche per lo smaltimento dello stock complessivo di Npl detenuto in tempi piuttosto rapidi senza preoccuparsi delle conseguenze. -conclude MasiSperiamo inoltre che il Governo e il Parlamento prendano atto del problema e si attivino, insieme alle Organizzazioni Sindacali per risolverlo.”
L’Addetta Stampa
Valentina Bombardieri

 

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