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Gruppo ICCREA – 144 BCC associate nel nome della riforma del Credito Cooperativo –

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Di recente, il Gruppo ICCREA ha ricevuto l’autorizzazione dal Garante della Concorrenza e del Mercato per operare come aggregante per 144 BCC che aderiranno entro la fine di ottobre al contratto di coesione che regola le norme di partecipazione a questo gruppo.

Il Gruppo ICCREA diventerà il 3° gruppo bancario italiano con 2.600 sportelli in 1.720 comuni italiani e con circa 4.000.000 di clienti ed è una realtà la cui costituzione è sottoposta al merger control per via della quantità elevata di società coinvolte.

Le BCC coinvolte in questa operazione potranno contare nel contratto di coesione probabilmente alla maggioranza del capitale della capogruppo e potranno godere di una autonomia gestionale, mentre la capogruppo dovrebbe dare stabilità al sistema ed intervenire nei territori che ne avessero bisogno con sostegno finanziario ad operazioni bancarie e come promozione del Credito in genere.

Tutto questo diventerà utile se verrà varata la riforma delle BCC che il nuovo governo intende “revisionare” più o meno pesantemente vanificando, in parte o del tutto, le attività finora svolte dagli attori di questo settore per adeguarsi alle nuove regole e dilazionando di 18 mesi l’avvio della riforma inizialmente previsto per gennaio 2019.

In tutto questo c’è da chiedere che fine faranno quelle BCC non proprio in salute che attendono questa riforma come una panacea per i loro guai.

Sentito Giuseppe Vaccarella, dirigente UILCA Sicilia nel settore del Credito Cooperativo, ci ha detto: “La UILCA, sin dal giorno della promulgazione del testo di riforma, ha manifestato su tutti i media, tramite le sue figure apicali, il suo dissenso verso quelle norme che davano adito alla frammentazione e al conseguente indebolimento del sistema (cosa poi realmente accaduto con la costituzione di tre gruppi).”

E sulla situazione in Sicilia delle BCC ha continuato: “Da sindacalista Siciliano sono ulteriormente preoccupato. A mio avviso, la stessa natura di SPA (società di capitali che come tale deve il dividendo ai propri soci) prevista dalla riforma cozza con valori fondanti del credito cooperativo quali la salvaguardia dei territori depressi, delle piccole realtà e dei piccoli centri.”

Infine ha chiosato: “A questo scenario di incertezza si aggiunge il problema del mancato rinnovo del CCNL causato dall’incapacità di controparte di instaurare profique relazioni industriali. Come UIILCA ci siamo sempre battuti al fine di porre un argine a ogni forma di arretramento sul fronte dei diritti del CCNL.”

La Cassazione equipara Facebook alla corrispondenza: reintegrato sindacalista licenziato

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In data 12.09.2018 una sentenza della Suprema Corte di Cassazione ha stabilito l’illegittimità del licenziamento ai danni di un sindacalista, guardia giurata per una società pugliese, a seguito dell’utilizzo di termini dispregiativi nei confronti dell’amministratore delegato della società per la quale prestava servizio.
I fatti risalgono al 2014 quando il lavoratore in questione, aveva perso il posto di lavoro dopo la diffusione di una conversazione nel gruppo Facebook del sindacato, nella quale aveva apostrofato con epiteti volgari il proprio amministratore delegato. La suprema Corte ha stabilito “l‘insussistenza di una giusta causa di licenziamento per essere le espressioni comparse sulla chat, di dissenso del lavoratore rispetto ai metodi dell’amministratore, riconducibili al legittimo esercizio del diritto di critica” e che “ la chat su Facebook, in cui è avvenuta la conversazione oggetto di causa, era composta unicamente da iscritti al sindacato”, si trattava quindi di una chat chiusa o privata, che così come prevede l’art. 15 della Cost. definisce inviolabili “la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione”, questo riguarderebbe quindi anche i messaggi che circolano attraverso le nuove “forme di comunicazione”, ove inoltrati non ad una moltitudine indistinta di persone ma unicamente agli iscritti ad un determinato gruppo che devono essere considerati alla stregua della corrispondenza privata, chiusa e inviolabile.
Una sentenza questa che chiarisce un aspetto spesso oggetto di dispute all’interno delle aziende e che riguarda proprio l’utilizzo di nuove forme di comunicazione che possono diventare nuove forme di controllo verso i lavoratori.

Riscossione Sicilia – Pellegrino: Governo immobile

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Riscossione Sicilia. Il governo naviga a vista.

Intervista con Enrico Pellegrino, leader storico delle lavoratrici e dei lavoratori di Riscossione Sicilia.

Non esiste ancora un piano industriale.

Lo stress lavoro correlato – Intervista a Luisella Lionti

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Lo stress lavoro correlato.

E’ il rischio che le aziende devono valutare da gennaio 2011.

La riduzione o l’eliminazione delle cause di stress lavoro correlato oltre a salvaguardare la salute dei lavoratori, fa aumentare la produttività.

L’intervista a Luisella Lionti, Segretaria Organizzativa della UIL Sicilia.

 

Alto gradimento per la Uil Sicilia

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Una recente indagine dell’Istituto Demoskopika ha registrato per il periodo 2015-2017 un calo di 245.000 iscritti ai sindacati confederali. Questo dato riguarda soprattutto la Cgil che, nel periodo preso a riferimento, conta 285.000 iscritti in meno con un calo del 5,2 % rispetto al 2015, e la Cisl con  meno 188.000 e una contrazione del 4,5 %.  In controtendenza la Uil che registra un saldo attivo di oltre 26.000 iscritti con un +1,4 %.

Sono due le tipologie di dati che vengono analizzati: il livello di gradimento indicato dallo Ias (Indice di appeal sindacale)   e l’aumento o diminuzione degli iscritti in valore assoluto nel periodo preso come riferimento.

Nel primo caso le Regioni che contano un minor appeal sono Piemonte, Campania e Valle d’Aosta, anche se quest’ultima ha visto un incremento degli iscritti (+630) nel periodo.

Invece il gradimento sindacale rimane alto in Basilicata (717 tesserati ogni mille occupati), seguita da Toscana (che vanta il maggior numero di volontari che hanno prestato gratuitamente servizio per un sindacato) e dalla Sicilia che si colloca al terzo posto .

La Sicilia in questi anni- dice Claudio Barone Segretario Generale Uil Sicilia- ha continuato a registrare come Uil una crescita degli iscritti sia nei lavoratori sia nei pensionati, abbiamo una struttura sindacale solida, siamo un sindacato inclusivo ed aperto a tutte le istanze e a tutte le posizioni politiche. Questa è stata la nostra carta vincente nel ritenere che noi facciamo sindacato e non politica”

Per quanto riguarda le perdite di iscritti la Campania si trova al primo posto con meno 90.764, seguita dalla Puglia con meno 66.714, in calo anche la Lombardia con  53.729 iscritti persi , e l’ Emilia Romagna con –una perdita di 46.061 tessere, dati questi che sembrano uniformare in negativo lo scenario italiano, senza grandi differenze tra nord e sud del Paese. Di contro le regioni che vantano un saldo positivo sono Valle d’Aosta, Veneto (+6.126) e Trentino Alto Adige (+8.040).

Bancari- Al via il rinnovo del CCNL

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Il 31.12.2018 scade il contratto collettivo del credito per le aziende iscritte in Abi e già dai primissimi giorni di settembre si riapre il tavolo delle trattative con le organizzazioni sindacali. Un rinnovo contrattuale che rappresenterà un cambiamento epocale per il settore bancario che ha visto negli ultimi anni una drastica diminuzione degli organici (da 310.000 al 2014 a poco più di 286.000 nel 2018) e l’avvento delle nuove tecnologie che in maniera preponderante hanno modificato il lavoro negli istituti di credito. Il neo eletto presidente del comitato affari sindacali e del lavoro di Abi, Salvatore Poloni, incontrerà i segretari Generali di Uilca Massimo Masi, Fabi Lando Maria Sileoni, First Giulio Romani, Fisac Agostino Megale e di Unisin Emilio Contrasto.

Sul tavolo anche l’accordo sulle libertà sindacali riguardanti quindi il tema della rappresentanza e dei diritti delle relazioni sindacali.

Visite fiscali ad oltranza

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15 controlli consecutivi del medico legale per un totale di 50 in poco più di 2 mesi.

E’ ciò che è successo in Sicilia ad un impiegato di banca assente da circa 4 mesi dal lavoro per malattia.

Secondo Giuseppe Gargano, Segretario Generale UILCA Sicilia, “Alcuni Istituti bancari sono particolarmente interessati alla salute dei lavoratori? Spesso non sono attenti quando si tratta di fare prevenzione, ma lo sono, stranamente, sui controlli successivi.

E’ un pieno diritto delle aziende effettuare controlli sulle assenze per malattia; quando però i controlli sono così esasperati, sorge un dubbio che credo sia legittimo: che l’attenzione non sia per tutti i lavoratori ma per alcuni lavoratori in particolare dei quali viene messa in discussione la parola e lo stato di salute.

Io ritengo che venga messa in discussione anche la verifica effettuata dalle autorità preposte; se dopo tanti controlli ne vengono disposti di nuovi, oltre a mettere in discussione la dignità dei lavoratori ed il loro stato di salute, viene annichilita anche l’efficacia delle certificazioni precedenti. Oltretutto, al costo sostenuto dalle aziende e dalle strutture pubbliche preposte ai controlli, dobbiamo aggiungere il costo sociale del disagio psicologico per il lavoratore sottoposto a tanti accertamenti”.

“Soltanto la magistratura potrebbe decidere dell’esistenza di una fattispecie di mobbing/stalking”.

BANCHE – Cancellati migliaia di posti di lavoro al Sud

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“I dati Istat appena diffusi confermano un Mezzogiorno molto arretrato rispetto al resto d’Italia, in particolare in Sicilia dove la disoccupazione giovanile supera il 60%.”  Lo dichiara Gino Sammarco nel corso di un incontro con gli iscritti Uilca  che aggiunge :”Nel meridione, sud e isole, sono stati chiusi negli ultimi 6 anni 1.020 sportelli, e la popolazione bancaria complessivamente è diminuita di 7.633 unità, quindi sono stati cancellati 7.633 posti di lavoro.

In Sicilia,  in particolare, sono stati chiusi nello stesso periodo 291 sportelli, oltre ad una decina di filiali di Banche di Credito Cooperativo, ed in conseguenza di ciò si sono persi 2.308 posti di lavoro nelle banche (dati al 31/12/2017).

In molti comuni siciliani non esiste più uno sportello bancario, ma non finisce qui.  Banco BPM chiuderà nell’Isola, entro il 2018, 23 sportelli oltre ai 40 già’ chiusi negli ultimi 5 anni ed ancora tante saracinesche abbasseranno Unicredit, Intesa San Paolo, Mps, Carige…”

“Di contro, grazie al Fondo per l’occupazione, finanziato con i soldi dei lavoratori del credito, quindi anche di quelli Siciliani 17.891 giovani sono stati assunti in Italia dal 2012 al 2017, ma guarda caso quasi tutti nel nord del Paese.

In ultimo il nuovo piano industriale di Unicredit, la banca che più’ ha assunto negli ultimi anni, insieme ad intesa Sanpaolo, destinerà la quasi totalità delle prossime assunzioni,  oltre 500,  in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna.

Si determina quindi il paradosso, che i lavoratori bancari siciliani, regione più povera d’Europa, finanziano le assunzioni  in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna .

A questo punto,  come  sindacato,  poniamo con forza una “nuova/vecchia questione meridionale” che riduca finalmente il divario fra nord e sud e dia una speranza ai nostri giovani  provando ad attenuare  questa nuova emigrazione di massa che priva il Meridione delle migliori risorse e di un  futuro di crescita.

Come Uilca – Uil Sicilia ci impegniamo ad aprire un confronto con il governo regionale  e con le altre parti sociali per riportare all’ordine del giorno le tematiche del credito in Sicilia indispensabile strumento di sviluppo.”

Foc Lavoro – Piattaforma di speranza per i lavoratori da ricollocare

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Dal 30 luglio 2018 è operativa la nuova piattaforma informatica FOC Lavoro.

Questo strumento nasce dalle intenzioni sottoscritte nel CCNL ABI firmato il 31.03.2015; adesso con l’accordo del 29/01/2018 è stato reso operativo.

In fase di prima applicazione, potranno iscriversi a “FOClavoro.org” i dipendenti del credito destinatari della Sezione emergenziale del Fondo di solidarietà e quelli licenziati per motivi economici che potranno registrarsi su questa piattaforma ed inserire le proprie domande di lavoro, incrociandole con le richieste che le aziende inseriranno sulla stessa. Tutto in pochi click con lo scopo di fare ricollocare questi lavoratori.

Analoga possibilità è data alle banche che potranno registrarsi per cercare tra le domande di lavoro inserite quelle più interessanti per le proprie necessità.

Anche in questi casi, il FOC erogherà un “premio assunzione” per le Banche che assumeranno a tempo indeterminato.

Il FOC nasce grazie alla solidarietà dei dipendenti del Credito che devolvono una quota del proprio reddito per agevolare le assunzioni dei giovani con contratto a tempo indeterminato.

Questa nuova missione del FOC si inserisce nell’ambito della solidarietà che nel settore del credito ha sempre dato ottimi risultati grazie anche alla bilateralità di questi principi.

In questo caso, come in quello del “Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione e della riconversione e riqualificazione del personale del credito”, ABI e OO.SS. nazionali hanno inteso dare un contributo fondamentale quale risposta alla crisi che sta attraversando l’intero settore.

Relazioni Semestrali – positive per le principali banche italiane

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Nei giorni scorsi sono stati pubblicati i risultati economici di alcuni tra i principali gruppi bancari italiani, in questo periodo tra trimestrali e semestrali molte aziende fanno il punto sulla propria situazione finanziaria.

Bene Intesa Sanpaolo che chiude i primi sei mesi del 2018 con un utile netto di 2,179 miliardi di euro in crescita rispetto a 1,73 miliardi dello spesso periodo del 2017, al netto dei 3,5 miliardi di contributo per le acquisizioni delle ex banche Venete.

Bnl (gruppo Bnp Paribas) ha registrato, nel secondo trimestre del 2018, un utile ante imposte pari a 120 milioni di euro, “ad un livello quasi doppio rispetto al secondo trimestre 2017 (65 milioni di euro)”. È quanto si legge nel comunicato sui conti del gruppo francese secondo cui i depositi registrano una crescita del 7,0%, con un significativo incremento nei conti correnti.

Mediobanca ha chiuso il bilancio 2017-2018 con un utile netto di 863,9 milioni di euro, in aumento del 15,2% sull’esercizio precedente.

Un calendario intenso quello che si succederà nei prossimi giorni che vedrà coinvolte Banca MPS che presenterà la sua relazione semestrale; sono previste le relazioni di Banca Carige, Banco Bpm  e Ubi, mentre entro la prima decade di agosto potremo leggere la relazione semestrale di Unicredit, secondo gruppo bancario italiano dopo Intesa Sanpaolo.

A completare lo scenario finanziario italiano, si rileva anche la relazione semestrale pubblicata da  Poste Italiane, vero e proprio competitor delle banche, che ha registrato un utile netto in grande crescita: 735 milioni con un +44,1 %  rispetto al primo semestre del 2017.

Uilca Sicilia News