La scorsa settimana si è tenuto l’ennesimo incontro programmato tra le OO.SS. nazionali ed ABI per proseguire la trattativa di rinnovo del CCNL del settore del Credito.
Posizioni molto distanti, come dichiara Massimo Masi segretario Generale Uilca, su tutti i fronti.
E nonostante tutto, ABI esprime la volontà di chiudere la trattativa entro la fine dell’anno in corso.
Un atto di buona volontà, in linea con l’intenzione di chiudere in tempi rapidi la trattativa, è stato l’annuncio che ABI non intende presentare una piattaforma alternativa a quella delle OO.SS. che ha ricevuto la quasi totalità di approvazione dei bancari nelle assemblee.
Il primo scoglio importante su cui ABI non ha ancora dato risposte è quello della famosa cabina di regia, richiesta dai sindacati per gestire le ricadute sul personale dei processi di digitalizzazione, soprattutto nei periodi di rinnovi contrattuali.
Questo organismo a cui la Uilca tiene molto, dovrà essere composto da personalità importanti e rappresentative delle parti. Masi si è dato disponibile. L’Abi ha promesso che risponderà a breve con una riformulazione.
Ma a preoccupare Massimo Masi è la distanza con le posizioni di ABI su tutti gli argomenti trattati in piattaforma, molto ricca di tutele per i dipendenti oltre che di riconoscimenti di percorsi di carriera ed economici.
Tutte queste richieste rappresentano inevitabilmente dei nuovi costi per le aziende.
Inoltre, imprescindibile per il sindacato, l’aumento medio di € 200 mensili a regime ed a riconoscimento degli aumenti del costo della vita e dell’impegno dei lavoratori nei periodi di crisi.
Dalle prossime riunioni ci si aspetta un cambio di passo oppure le OO.SS. sono pronte a chiamare gli addetti del settore alla mobilitazione che, storicamente, ha sempre avuto un ottimo seguito.