Il salario di un impiegato di banca medio è da 17 a 153 volte più basso di quello del proprio top manager-
La Uilca ed il suo Centro Studi, analizzano queste macroscopiche differenze dal 2007.
Per il 2018, lo studio del Centro “Orietta Guerra” della Uilca che analizza i dati pubblicati dalle maggiori aziende di credito operanti in Italia, evidenzia che, in genere, le retribuzioni degli amministratori delegati, dei direttori generali, dei presidenti sono rimaste immutate rispetto al 2017.
Ma ancora più degno di nota è il fatto che, nella maggior parte dei casi queste retribuzioni hanno una quota fissa pari all’80%.
Roberto Telatin, responsabile del Centro Studi Orietta Guerra commenta:
“Questo dato assume per noi una certa rilevanza, in quanto assistiamo, nel mercato del lavoro, soprattutto per i giovani, ad assunzioni con salario principalmente variabile. Come nel caso del lavoro autonomo per coprire posizioni di lavoro un tempo occupate da lavoratori subordinati e con salario prevalentemente fisso”
Continua Telatin : “Le scelte di favorire il lavoro autonomo, anche con fiscalità agevolata, rientrano in quella visione di ‘impresa light’ dove i costi fissi da tagliare sono il costo del lavoro e non, per citarne solo alcuni, le contraddittorie norme fiscali o l’arretratezza e la mancanza di infrastrutture.” – conclude Telatin- “Siamo fortemente convinti che il salario degli organi dirigenziali debba essere proporzionale alla mission aziendale, motivo per cui siamo contrari ai “tetti” sugli stipendi dei manager, e dobbiamo evitare che la variabilità dei salari sia parte preponderante delle Lavoratrici e dei Lavoratori”.
Chiosa Massimo Masi, Segretario Generale Uilca:
“Da questa indagine emerge, ad esempio, che una Lavoratrice o un Lavoratore medio di una banca, debba lavorare 140 anni per raggiungere il compenso del proprio Amministratore Delegato. Come Uilca ci sorprendiamo di come l’80% del salario degli amministratori delegati sia legato ad una quota fissa quando, gli stessi, quando ci troveremo a confrontarci con Abi per il rinnovo del CCNL ci chiederanno maggiore flessibilità salariale sul salario delle lavoratrici e dei lavoratori che guadagnano mediamente circa 1700 euro al mese”. – Continua Massimo Masi – “Ecco perché la nostra richiesta economica non può essere messa in relazione con la vendita dei prodotti finanziari e non ma legato al giusto riconoscimento salariale. Ci tengo ad evidenziare come negli altri Paesi gli stipendi sono più elevati ma legati all’andamento aziendale. Come Uilca, ponendoci sempre come obiettivo primario il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori, riteniamo sia opportuno affrontare e raccontare le cose come realmente stanno.”